Inferno e ritorno. Primo tempo da dimenticare. Seconda frazione con il botto. Il Siena che non ti aspetti si smarrisce, rischia ancora poi lotta e combatte. E graffia. Pareggio che, alla fine, va stretto. Sul due a due rigore netto su Ze Edoardo. L'arbitro non vede e si va negli spogliatoi con la consapevolezza che questa squadra ha tante amnesie ma possiede anche un grande carattere. Servirà. Inizio da dimenticare Pronti via. Leggerezza di Del Grosso, svista di Rubin e Bast che, anche se in forse fino alla vigilia, ha la forza di trafiggere Pegolo con un tiro preciso e potente.
Senza pietà. Vantaggio ospite. Passa poco, pochissimo. Basta (ancora lui): è un treno sulla corsia di destra. Un super veloce che non rallenta nemmeno sui tentativi di Rubin. Cross al centro con Di Natale che raccoglie e ringrazia: due a zero e partita in archivio. Almeno così pare. La mossa D'agostino Siamo al 35' del primo tempo e Cosmi già vede i fantasmi della sconfitta. Qualcosa si può e si deve fare: fuori D'Agostino e dentro Ze Edoardo. Lo schema è il 4-3-2-1 con il nuovo entrato e Rosina pronti a giostrare dietro Calaiò.
E' una bocciatura? Certamente no si dirà ma la mossa porta benefici. Cosmi spera ma ci vuole l'episodio che inverte gli equilibri. Espulsione Dopo un giallo meritato, il direttore di gara ne mostra un secondo a Lazzari: questa volta pare eccessivo. La superiorità numerica da forza ai padroni di casa che iniziano a proporre gioco senza fermarsi. Un grosso aiuto lo da anche Sestu che decide di appropriarsi dello scenario per fare il bello e il cattivo tempo sulla fascia. Suo il cross per Calaiò: distanze dimezzate.
Il resto della strada la fa Angelo: velocissimo sull'asse destro. Tanto veloce da risultare imprendibile alla difesa avversaria che lo mette giù: più con le cattive che con le buone. E' calcio di rigore. Ti aspetti Calaiò, arriva Ze Love: palla da una parte portiere dall'altra. E' pareggio. Il Siena insiste meriterebbe un altro rigore (fallo su Ze Love) ma il tempo è tiranno: 2-2 e il sospiro di sollievo, questa volta, spetta a Guidolin. Giuseppe Saponaro nella foto l'allenatore del Siena, Cosmi
