Tav. L'Osservatorio Ambientale è scaduto da tre mesi

L’intervento di Dormentoni (Pd) a seguito della riunione congiunta delle Commissioni Urbanistica e Ambiente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 settembre 2012 19:10
Tav. L'Osservatorio Ambientale è scaduto da tre mesi

“L'Osservatorio Ambientale sul nodo fiorentino AV è decaduto da 3 mesi ormai. Il rispetto delle oltre 200 prescrizioni ambientali fatte (tra le quali quella per la garanzia di continuità della falda) non può essere controllato - dichiara Mirko Dormentoni consigliere PD e presidente della commissione Urbanistica e Infrastrutture a seguito della riunione congiunte delle Commissioni Urbanistica e Ambiente di oggi - Chiedo con forza che il Sindaco, che non si è risparmiato dal farlo per altre questioni meno importanti di questa, intervenga autorevolmente ed urgentemente presso Governo ed RFI, affinché i ministeri firmino il nuovo accordo che rinnova l'Osservatorio.

Il Comune ed i cittadini fiorentini non possono e non debbono più tollerare un avanzamento dell'opera che non sia sottoposta ai controlli dell'Osservatorio . Ad esempio ARPAT, per tutta una serie di delicate verifiche ambientali sul campo rispetto all'attuazione delle prescrizioni, era attivata e pagata dall'Osservatorio". L'Osservatorio Ambientale sul nodo AV di Firenze è uno strumento fondamentale che hanno voluto la Regione Toscana e gli Enti Locali fiorentini e che fa parte dell'Accordo con RFI e lo Stato.

Ha tra i suoicompiti la verifica del rispetto delle prescrizioni dell’accordo procedimentale, delle Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA) e delle Conferenze di Servizi nonché di quelle contenute nei propri pareri, sia in fase di progettazione, sia in fase di realizzazione delle opere. Per questo anche e soprattutto chi, come il sottoscritto, sostiene l'utilità e l'importanza dell'opera, chiede a gran voce da quando è scaduto (il 30 aprile) che i Ministeri preposti (Infrastrutture e Ambiente) ed RFI sottoscrivano il nuovo accordo procedimentale che è stato ormai definito da più di 5 mesi insieme agli importi a carico di RFI necessari per l’effettuazione di tutte le attività connesse con l’Osservatorio, che dovrebbero consistere in 1,5 milioni di euro.

L'ultima lettera del Sindaco al Ministero dell'Ambiente su questo risale al marzo scorso".

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