Peretola, nuovi voli in pista parallela, quali i rischi per la Piana?

I capigruppo Franchi, Tondi e Baldini al Presidente della Provincia di Firenze: "Coniugazione possibile. Basta adeguare gli strumenti urbanistici"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2012 15:47
Peretola, nuovi voli in pista parallela, quali i rischi per la Piana?

Sull'aeroporto di Peretola i capigruppo di Pdl Erica Franchi, Udc Federico Tondi e Gruppo Misto Samuele Baldini tornano all'attacco in Palazzo Medici Riccardi presentando una mozione con la quale intendono impegnare il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci e la Giunta a sostenere – attraverso il proprio ruolo di coordinamento – il percorso di potenziamento della stazione aeroportuale Amerigo Vespucci di Firenze, "facendosi promotore di un rapido adeguamento di tutti quegli strumenti urbanistici che consentano la definizione degli assetti territoriali necessari alla predisposizione del progetto che raccolga le indicazioni di Enac (pista parallela con aggiustamenti) e che sappia coniugarsi con una legittima tutela territoriale della Piana". "Il Consiglio provinciale di Firenze ricordato che: - AdF Spa è titolare della gestione dell’aeroporto di Firenze “Amerigo Vespucci” in concessione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con l’obiettivo di sviluppare il traffico passeggeri e merci tramite la gestione dei servizi a terra alle compagnie aeree, la gestione delle attività commerciali ai passeggeri e gli investimenti per la manutenzione e lo sviluppo delle infrastrutture aeroportuali; - sono stati individuati dall’Azienda come obiettivi per l’anno in corso il miglioramento dei volumi di traffico e dei risultati economico – finanziari; - esistono cinque ipotesi di nuovo orientamento della pista che permetterebbero l'ampliamento dello scalo fiorentino finanziato da privati; - nel mese di agosto 2009 è stato affidato il compito di valutare le 5 proposte di ampliamento della pista all'Università di Firenze; - il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha presentato, lunedì 21 settembre 2009 in Consiglio comunale, una sesta ipotesi per ingrandire l'aeroporto che ha il fine di non intaccare il nascituro “Parco della Piana”, andando incontro alle esigenze dei sindaci di Sesto Fiorentino e di Campi Bisenzio, rispettivamente Gianni Gianassi e Adriano Chini; - nel giugno 2010.

si è tornati a parlare della seconda pista per l'Aeroporto di Firenze, quella parallela all'autostrada ed è stato raggiunto un accordo tra il sindaco Renzi e il presidente della Regione Rossi, a proposito dell’assetto futuro della Piana fiorentina e del potenziamento dello scalo di Peretola; - a seguito del tavolo di discussione che si è svolto in data 23 luglio 2010 presso la sede del Circondario tra le Amministrazioni provinciali di Firenze e Pisa, è stata indicata come soluzione al sistema aeroportuale toscano, un’integrazione societaria massima tra Adf e Sat e quindi tra i due scali , con una conseguente implementazione delle infrastrutture di collegamento ed una velocizzazione sulla tratta ferroviaria; - nel rapporto Irpet “Toscana 2030” si legge che “per quanto riguarda il trasporto aereo, infine, consistenti investimenti sono previsti sia per l’aeroporto di Pisa che per quello di Firenze, capaci di migliorare la sicurezza, la potenzialità e la qualità dell’accoglienza.

Saranno comunque risposte parziali rispetto alla domanda potenziale che si rivolge alla Toscana a causa dei limiti non superabile oltre una certa misura, limiti che sono di domanda per l’aeroporto di Pisa e di offerta per quello di Firenze. L’avvicinamento relativo provocato dalla nuova linea per Bologna renderà più appetibile lo scalo emiliano rispetto a quello di Pisa (35 minuti contro 60/70 minuti, anche se con costi maggiori) per i passeggeri destinati o partenti da Firenze. la Giunta Regionale, nella seduta di lunedì 14 febbraio 2011, ha approvato la proposta di deliberazione da sottoporre al Consiglio Regionale avente ad oggetto: "Adozione dell'integrazione al Piano di Indirizzo Territoriale per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell'Aeroporto di Firenze" e che all'interno di questo intervento si prevede la qualificazione e lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola, con una analisi di due ipotesi, quella del prolungamento della pista attuale e quella della realizzazione della pista parallela. La Società Aeroporto di Firenze – attraverso una nota ufficiale il 16 dicembre 2011 – avrebbe espresso una preferenza per la pista parallela, nella sua versione cosiddetta “convergente”, perchè “sulla base degli approfondimenti compiuti la pista con orientamento 12-30, ovvero inclinata rispetto all’autostrada di circa 14 gradi, costituisce l’unica soluzione sostenibile”, e che solo questa ipotesi “consentirà le opportune decisioni della Società per l’avvio di questa importante opera”.

E, ancora, secondo Adf la pista parallela convergente ”è la sola che può giustificare un ingente investimento autofinanziato di circa 100 milioni di euro, assicurando al contempo un reale sviluppo e quei benefici attesi dal territorio e da quanti, a distinto titolo, concorrono alla realizzazione del progetto” il 2 febbraio 2012 il Consiglio provinciale di Firenze ha approvato la delibera di modifiche statutarie della S.a.t. (Società Aeroporto Toscano) in base alle quali, tra l’altro, si pone fine alla dizione “prevalente” dello scalo pisano nei confronti degli altri aeroporti, aprendo, di fatto, la strada verso una integrazione con “pari dignità” ; la Regione Toscana ha comprato – venerdì 9 marzo 2012 - dal Monte dei Paschi il 5% delle quote dell'Aeroporto di Firenze (pari a 4,8 milioni di euro) diventando così “azionista rilevante” l'Enac ha consegnato, in questo mese di maggio 2012, al Presidente della Regione Toscana lo studio in merito all'ipotesi di pista per l'aeroporto di Firenze dal quale si evince un'indicazione su “pista parallela con aggiustamenti”. Le affermazioni del Presidente Enrico Rossi, durante una riunione informale del Gruppo del Partito Democratico il 24 maggio scorso, secondo cui “sull’Aeroporto di Peretola si deve andare avanti verso la pista parallela o meglio chiuderlo” Considerato che - in virtù dell’attuale funzionalità dell’aeroporto, i cittadini residenti nelle aree di Brozzi, Peretola e Quaracchi, comprese nel cono di atterraggio e partenza degli aerei, subiscono un forte inquinamento atmosferico e acustico, come risulta dai dati rilevati in ambedue le centraline di controllo dell’Arpat, che registrano il superamento dei limiti di legge con oltre i 60 decibel di media annua a Quaracchi e oltre i 65 decibel intorno a via Pratese; - lo sviluppo dell’aeroporto garantirebbe un aumento dei livelli di occupazione diretta, indiretta con l’incremento dell’attività di agenzie di viaggio, strutture ricettive e servizi di ristorazione legati al maggior volume di passeggeri, indotta collegata a fornitori ed operatori commerciali di settore nonché costituirebbe un sicuro volano per l’incremento dell’economia. Impegna il presidente della Provincia a sostenere – attraverso il proprio ruolo di coordinamento – il percorso di potenziamento della stazione aeroportuale Amerigo Vespucci di Firenze facendosi promotore di un rapido adeguamento di tutti quegli strumenti urbanistici che consentano la definizione degli assetti territoriali necessari alla predisposizione del progetto che raccolga le indicazioni di Enac (pista parallela con aggiustamenti) e che sappia coniugarsi con una legittima tutela territoriale della Piana".

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