Dipendente comunale tenta di vendere alloggio ERP

Tenta di vendere un appartamento di proprietà comunale: la Polizia Municipale si accorge del tentativo e, dopo un’indagine, denuncia all’autorità giudiziaria F. F., 37 anni fiorentino, dipendente comunale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 novembre 2010 20:22
Dipendente comunale tenta di vendere alloggio ERP

Tenta di vendere un appartamento di proprietà comunale: la Polizia Municipale si accorge del tentativo e, dopo un’indagine, denuncia all’autorità giudiziaria F. F., 37 anni fiorentino, dipendente comunale. I fatti: “Appartamento al piano terreno con giardino indipendente con tre camere soggiorno cucina, ideale per giovane coppia cedesi al miglior offerente: offerta attuale, 80.000 euro”. L’annuncio, corredato da tre foto, è apparso su un sito internet che si occupa di compra-vendite immobiliari, prima nel mese di luglio e successivamente in settembre.

Apparentemente niente di strano, ma l’alloggio messo in vendita situato in via Rocca Tedalda, fa parte del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica e assegnato a L. E., 66 anni madre dell’inserzionista. A seguito della segnalazione di un cittadino interessato all’acquisto che riconosce l’immobile come alloggio Erp, la Polizia Municipale avvia le indagini, partendo dal numero di cellulare indicato nell’inserzione. Rintracciato telefonicamente, l’inserzionista conferma tutto, ma di non essere lui l’assegnatario: ci sarebbe infatti coinvolta una signora anziana e malata che dovrebbe andare via e che pertanto cederebbe l’alloggio, per il quale viene corrisposto un affitto di 100 euro mensili.

Dopo alcuni tentativi, viene fissato un incontro nell’appartamento in questione, ma quando la Polizia Municipale si reca sul posto, trova all’interno L.E., in non perfette condizioni di salute tanto che riceve quotidianamente le cure del servizio sociale, da cui gli agenti di Polizia Municipale risalgono a F. F. che viene identificato e denunciato. “Si tratta – ha detto l’assessore alla casa Claudio Fantoni – di un tentativo di crimine decisamente maldestro, se si considerano le modalità.

Tuttavia l’episodio è per certi versi emblematico. Il segno che qualcuno ritiene che delle case popolari si possa disporre a prescindere dalla legge e dal diritto, che queste siano in qualche modo in una sorta di disponibilità personale. Da questa vicenda si evince in modo chiaro come l’Amministrazione Comunale faccia bene a mantenere alto il livello di vigilanza, grazie all’attività della Polizia Municipale che vogliamo sentitamente ringraziare, e ad esprimere un profilo di assoluta intransigenza nei confronti di chi tenta di abusare di un bene della collettività”.

(fd)

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