Maxiemendamento Finanziaria: insufficienti le risorse per il trasporto

Roncucci (Confservizi ASSTRA Toscana): “mancano meno di due mesi al 2011 e ancora non abbiamo certezze sul finanziamento al trasporto e su quali servizi saranno garantiti”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 novembre 2010 19:50
Maxiemendamento Finanziaria: insufficienti le risorse per il trasporto

Dopo la decisione parlamentare di non rendere disponibili le risorse dei FAS (Fondo per lo sviluppo delle aree sottosviluppate) si ripropone in tutta la sua gravità l'incertezza rispetto al mantenimento dei servizi e dell'occupazione nel trasporto pubblico toscano. E' assolutamente insufficiente, infatti, lo stanziamento ad hoc di 435 milioni che pare essere contenuto nel maxiemendamento all'esame della commissione bilancio della Camera. Secondo Daniele Quiriconi, segreterio regionale della CGIL con delega ai trasporti e infrastrutture, "l'attuale stato di crisi conclamata del Governo, non può far venir meno l'impegno precedentemente assunto di garantire le risorse necessarie, anche di carattere transitorio, in grado di garantire la difesa di un servizio essenziale per la mobilità dei cittadini e per l'economia”. “Questa - aggiunge Quiriconi - è l'opinione unanime espressa al tavolo permanente sul trasporto riunito presso la regione!”. “Come CGIL - conclude - invitiamo quindi Governo e Parlamento a legiferare di conseguenza; in caso contrario è evidente che si assumeranno la responsabilità di un conflitto molto aspro". “Tra meno di 2 mesi inizia il nuovo anno e ancora non abbiamo notizie certe su come verranno finanziati i trasporti pubblici nel corso del 2011 e quindi quali saranno i servizi garantiti”. Questo il grido d’allarme delle associazioni toscane pubbliche di trasporto pubblico locale su gomma rappresentate da Confservizi ASSTRA Toscana.

“Occorrono rapidamente certezze sul finanziamento del trasporto a partire dal 1 gennaio 2011 – ha commentato Massimo Roncucci, coordinatore delle aziende di trasporto -. In questi giorni stiamo assistendo ad un susseguirsi di notizie in merito ai contenuti della manovra finanziaria del Governo e ai suoi effetti sulla spesa regionale ed in particolar modo sul finanziamento al trasporto pubblico locale, servizio essenziale per garantire la mobilità dei cittadini, specie per quelli a basso reddito, l’accessibilità, il diritto allo studio e la salvaguardia dell’ambiente”.

La manovra finanziaria regionale, grazie alla possibilità ipotizzata di utilizzare i Fondi FAS per coprire in parte il taglio dei trasferimenti, prevedeva già un taglio di 31 milioni di euro al trasporto pubblico locale su gomma e su ferro in Toscana. Il Governo ha deciso di non consentire più l’utilizzo dei Fondi FAS e propone alle regioni una riduzione del taglio previsto, che se resta dell’entità di 425 milioni non garantisce le risorse necessarie per il trasporto pubblico. “Ricordiamo – ha sottolineato Confservizi ASSTRA Toscana - che i servizi di trasporto pubblico su gomma e su ferro sono garantiti da contratti che le Province e la Regione hanno con operatori del settore.

Occorre pertanto dare certezza in tempi rapidi sull’entità del finanziamento, per consentire alle stazioni appaltanti di procedere alla definizione dei servizi da erogare e alle aziende per organizzarsi conseguentemente”. “Occorre quindi – ha auspicato Roncucci - che il Governo e il Parlamento decidano in tempi rapidi la dimensione del finanziamento al TPL per il 2011, in modo da consentire in tempi ragionevoli, la definizione dei servizi da erogare da parte delle Province e l’adeguamento delle prestazioni da parte degli operatori”.

“Già il taglio di 31 milioni di euro previsto dalla proposta di legge finanziaria regionale, presentata al Consiglio regionale - ha concluso Roncucci - ci consegnava un quadro non facile da gestire, per questo sono state attivate le verifiche zona per zona, nei lotti di gara, anche al fine di riequilibrare, nel caso fosse necessario, i tagli tra ferro e gomma. Un’eventuale ulteriore diminuzione delle risorse, conseguente alle nuove scelte del governo, renderebbe di fatto la situazione non più gestibile”.

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