Finanziaria, Tremonti: mancano 2 miliardi

Finanziamento Parchi: la Regione chiede l'intervento del Governo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2010 20:01
Finanziaria, Tremonti: mancano 2 miliardi

Firenze– Nella giornata in cui Berlusconi è stato contestato al grido 'dimissioni', il Senatur annuncia: ''Da Fini e Berlusconi ho il mandato a trattare''. Della Vedova ribatte: ''Fli onorerà l'impegno richiesto da parte del Capo dello stato affinché la crisi non intralci la legge di stabilità". E Cicchitto: ''Esigenze per 7 miliardi di euro ma la copertura è di 5''. Il ministro dell'Economia: al momento esigenze minime per 7 miliardi ma coperture per 5. Bocchino annuncia: tagli meno pesanti per Comuni e Regioni nel maxi-emendamento domani in commissione Bilancio.

Bossi: se non passa la Finanziaria 'salta il Paese'. Fli vota con l'opposizione e la maggioranza va tre volte sotto alla Camera nelle votazioni sui rapporti Italia-Libia. E' il primo colpo all'esecutivo dopo lo strappo di Bastia Umbra. Casini: un voto al giorno toglie il medico di torno. Bersani: certificata la crisi. Aula compatta su conservazione e riqualificazione dell’ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico-culturale e naturalistico. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una proposta di risoluzione che già la commissione Ambiente e territorio presieduta da Vincenzo Ceccarelli (Pd) aveva licenziato a voti unanimi.

Nel testo la richiesta al Governo nazionale di valutare la non applicazione della norma che prevede, di fatto, un dimezzamento delle risorse destinate ai Parchi. Riduzione che li porrebbe in gravissime difficoltà operative quali il pagamento del personale dipendente, l’affitto delle sedi, la fornitura di benzina per la vigilanza. Dal presidente della commissione la spiegazione, fornita in Aula, che la “clausola inserita nella Manovra di luglio, forse è sfuggita alla valutazione dei suoi effetti pratici”.

Il dimezzamento è operato dalla Legge di assestamento sulla base di una equiparazione degli Enti Parco nazionali con Enti controllati dai diversi ministeri. “Equiparazione – ha precisato Ceccarelli – che non considera due aspetti specifici sostanziali: uno relativo alla natura di soggetto misto; l’altro riferito alla funzione di governo del territorio attraverso due principali strumenti di gestione e promozione quali il Piano del Parco e quello di Sviluppo Socioeconomico”. Al di là di questo, Ceccarelli ha evidenziato che esistono “superiori e inoppugnabili ragioni che militano a favore del mantenimento delle capacità gestionali dei Parchi”.

Ragioni quali la “salvaguardia ambientale, la tutela di paesaggi, ecosistemi, specie di fauna e flora, e il patrimonio di storia e tradizione locale”. Ribadendo quindi la “strategicità delle politiche regionali per i parchi e le aree protette”, il testo approvato impegna anche l’Esecutivo a farsi portavoce presso il ministero dell’Ambiente per gli Enti Parchi siano garantite tali strategiche e fondamentali funzioni. A conferma di un lavoro condiviso da maggioranza e opposizione, il vicepresidente della commissione Andrea Agresti (PdL) ha evidenziato il “metodo di partecipazione portato avanti per questo specifico atto.

Lo stesso impegno dovrebbe essere assunto dalla Regione per il rilancio di una politica sui parchi che oggi è troppo ferma sull’ordinarietà e poco incline alla vivacità di idee e progetti più calati nel contesto attuale”.

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