Mihajlovic anticipa cambiamenti per la gara contro l'Empoli

Alla vigilia del match contro l'Empoli Mihajlovic non scopre le carte, segreto sulla formazione ma "ci saranno cambiamenti e giocherà anche chi non ha mai giocato" uno di questi è Boruc che difenderà la porta. "Mutu lo rivoglio al più presto in campo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2010 15:30
Mihajlovic anticipa cambiamenti per la gara contro l'Empoli

"Sicuramente ci saranno cambiamenti ma sinceramente non lo so neanche io quanti e chi - esordisce Mihajlovic - faremo l'allenamento oggi e domani mattina. Sicuramente è una partita che non vogliamo sottovalutare ci si gioca un trofeo, chiunque gioca deve dare il massimo, giocheranno quelli che non hanno mai giocato o giocato meno degli altri e potranno così mettersi in mostra anche per domenica, dovremo avere una mentalità rivolta a fare sempre risultati positivi con rispetto per l'Empoli, unica della Serie B che non ha ancora perso, e chiunque gioca è sempre un giocatore della Fiorentina". Infortunati: "Il tempo vola, significa che non ci annoiamo, accadono molte cose nel bene e nel male - racconta Mihajlovic regalando un aneddoto personale sulla ricarica del suo Swatch - Montolivo l'abbiamo visto, deve stringere i denti per esserci sempre, speriamo di recuperarlo per Catania, non giocherà domani perché non lo voglio rischiare, non lo porto neanche in panchina.

Quelli che hanno giocato hanno fatto piscina, gli altri hanno corso intorno alla vasca. Natali ha problemi al tendine, stasera non c'è ma domani ci sarà, sarà convocato. D'Agostino ha ripreso a correre ma ci vorrà ancora un po' di tempo" Con il Bari c'è stata una svolta, la crisi è finita? "Siamo ancora sotto al nostro livello, per quanto riguarda il Campionato occorrono due o tre risultati positivi, ma ora siamo concentrati su domani, una partita da non sottovalutare specie per chi sarà in campo, che come ho detto, potrà mettersi in mostra" Innesti giovani in squadra sono auspicabili? "Avrei voluto chiamare dei ragazzi della Primavera, ma si sono infortunati, ci sarà Seferovic in panchina.

Anche domani avremo solo due centrocampisti di ruolo, Donadel, costretto a giocare ancora, e Bolatti, ma ne sarebbe servito un altro" "Su Mutu non conosco le ultime dichiarazioni - commenta il tecnico - mia moglie ha comprato i giornali ma poi quando volevo leggerli li aveva già buttati (Mutu ha dichiarato di essere stato pesantemente offeso con minacce personali prima di reagire, ndr) non ho avuto comunque notizie da parte della Società circa i provvedimenti da prendere. Non so cosa si siano detti, ma io da Mister lo ritengo fondamentale e lo voglio il prima possibile con noi, ma non posso certo andare contro la Società.

Ci dispiace per il ragazzo, spero sia uscito dall'ospedale, magari lo invitiamo a vedere una partita; quando succedono cose così dispiace, ma ci sono momenti particolari, è capitato anche a me a Roma, non ho mai menato nessuno, ma ho preso per il collo un tassista a piazza di Spagna" E' capitato anche a Firenze? "Una volta in Tribuna a Firenze ho avuto un diverbio con uno spettatore che mi offendeva "Zingaro di m..", sono rimasto in silenzio a lungo e lui continuava, il poliziotto dietro di me non interveniva, alla fine del primo tempo l'ho chiamato con una scusa e gli ho tirato uno schiaffo" Frey o Boruc? "Domani va in porta Boruc - anticipa il mister - ma non è che a lui spetta la Coppa, non ho deciso questo, sono entrambi numeri uno.

Donadel e Santana giocano bene, ma non decido io dei prolungamenti di contratto, certo se continuano a comportarsi bene, se mi domanderanno un parere dirò di tenerli" E' un Sinisa Mihajlovic carico quello che si è mostrato ai giornalisti in Sala Stampa, la vittoria contro il Bari ha acceso una piccola scintilla all'interno dello spogliatoio e la situazione nell'infermeria sembra meno preoccupante, occorreva la vittoria. La coppa Italia è comunque una competizione importante, anche se arriva in un momento delicato in cui risparmiare le forze risulta il passaggio necessario, ma "ci giochiamo un trofeo" ha detto l'allenatore e non vuole perdere l'occasione il mister serbo. Al termine della conferenza anche un pensiero alla sua Serbia "Non vedo perché - ha detto - dopo tutto quello che abbiamo sofferto giocando anche sotto l'embargo, durante la guerra - non dovremmo meritarci di entrare in Europa al pari di altre nazioni nostre vicine" di Antonio Lenoci

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