Sconfitta a Lecce figlia delle assenze

Prima battuta d'arresto per la Fiorentina. Senza Mutu, Jovetic, Vargas e Santana tutto e' piu' difficile. Arriveranno tempi migliori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 2010 10:28
Sconfitta a Lecce figlia delle assenze

Vedere la classifica e dare un'occhiata ai risultati della seconda giornata di campionato: servira' a capire meglio cosa sta cambiando nel calcio di oggi. Se Roma e Juventus sono a quota 1 con il Chievo a dominare la graduatoria qualche domanda ci sara' da porsi. E' solo l'inizio si dira' ma, caspita, che inizio! Certo nei prossimi appuntamenti molto potra' cambiare ma, per ora, la storia racconta di tante soprese (il Milan che perde a Cesena, il Genoa sconfitto in casa) e di matricole che vendono davvero cara la pelle. In questo ambito e' da inquadrare la gara in Salento.

Fiorentina sotto, entusiasmo giallorosso alle stelle per la vittoria numero uno in serie A del nuovo Lecce di Piatti. Attenzione pero' ai facili entusiasmi o allarmismi. E' vero i ragazzi di Mihajlovic hanno sofferto ed offerto (scusate il gioco di parole) una prestazione priva di quegli acuti che fanno, nel calcio moderno, la differenza. Grinta, corsa, voglia di vincere: sembrano questi i requisiti chiave per chi vuol far bene. Le "piccole" la mettono su questo piano: probabilmente deve essere la ricetta da seguire anche per le grandi. Ma ogni buona ricetta e' fatta dagli ingredienti.

L'allenatore gigliato non ha potuto certo troppo scegliere: senza Mutu, Jovetic, Vargas e Santana i veri esterni restano pochi. Spazio a Marchionni e Cerci che, peraltro, non hanno demeritato. Il fatto e' che pero' il nuovo gioco di Montolivo e soci passa, ora piu' che mai, dalle fasce che devono essere ben presidiate. In altre parole, forse, con Santana e Vargas sarebbe stata un'altra storia. Uomini che saltano l'uomo possono fare, sempre, la differenza. Fare di necessita' virtu' era il credo prandelliano: la strada tracciata dal tecnico azzurro e' anche seguita da Sinisa che, certo, non puo' fare miracoli.

Per ora sembra chiaro che D'Agostino rende meglio nel suo ruolo chiave: quello di costruttore di gioco. Fare il rifinitore per lui e' una seconda scelta. Ancora Cerci. Ha grandi margini di crescita e sara' utile come il pane. Per il resto serve solo avere pazienza: tempi migliori arriveranno. Tempi in cui il mister potra' scegliere e scegliera'. In quel momento non sara' necessario impiegare un Ljajic non ancora in piena forma. Giochera' chi sta meglio e vedremo un'altra Fiorentina. GS nella foto, tratta dal sito ufficiale della Fiorentina, Montolivo

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