Truffe agli anziani: a Firenze 93enne mette in fuga falsi assistenti sociali

La truffa è stata sventata dalla prontezza della vittima che ha allontanato i due complici, un uomo e una donna, che si erano presentati alla sua porta come assistenti sociali. Tutti i consigli della Questura di Firenze per evitare di essere raggirati.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 agosto 2010 14:51
Truffe agli anziani: a Firenze 93enne mette in fuga falsi assistenti sociali

La strategia di contrasto al fenomeno delle truffe - furti agli anziani ha permesso ieri pomeriggio di ottenere un ulteriore importante successo alla Questura di Firenze. Le volanti dell’UPGSP della Questura, alle ore 14:40 di ieri in via Berni hanno tratto in arresto per circonvenzione di incapace ai sensi dell’ art. 643 c.p., una pluripregiudicata di anni 39 originaria di Legnano, con condanne per furto aggravato e rapina e senza fissa dimora. Gli operatori sono intervenuti immediatamente presso l’abitazione della vittima, un anziano di anni 84, affetto da malattia invalidante, a seguito della telefonata al 113 di suo figlio, riuscendo così a bloccare l’autrice del reato. La donna poco prima ha accompagnato l’anziano all’Ufficio Postale di via Bartolini con l’intento di fargli prelevare l’importo della pensione, non riuscendo nell’intento solo perché il conto corrente postale era stato bloccato a seguito della denuncia presentata dal figlio della vittima per circonvenzione di incapace.

Il 14 luglio scorso, nello stesso ufficio postale di via Bartolini, l’autrice della circonvenzione, presentatasi come badante dell’anziano, dapprima da sola e poi con il necessario avvallo di quest’ultimo aveva riscosso due buoni postali infruttiferi intestati alla vittima per un valore totale di 3500 euro. Il giorno seguente poi la vittima ha tentato di incassare un terzo buono infruttifero per il valore di euro 2500 non riuscendo nell’intento solo grazie alla prontezza di un’impiegata che, notate le condizioni minorate del richiedente e essendo a conoscenza di quanto accaduto il giorno prima, con una scusa, ne ha impedito l’incasso. L’arrestata, su disposizione del pm Gintoli, è stata trasferita a Sollicciano. In merito la Squadra Mobile ha immediatamente attivato indagini per verificare la commissione di ulteriori fatti delittuosi ed eventuali complicità. E’ importante sottolineare come ancora una volta un importante risultato operativo diretto a contrastare un grave fenomeno delittuoso ai danni delle fasce deboli della cittadinanza è stato reso possibile grazie alla tempestiva telefonata al 113 effettuata dal figlio della vittima. Nella mattina odierna, invece, alle ore 10, in via Romagnosi una truffa/furto presso l’abitazione di un’anziana di 93 anni è stata sventata dalla prontezza della vittima che ha allontanato due complici, un uomo e una donna che si sono presentati come assistenti sociali, cercando di distrarla con varie scuse al verosimile scopo di sottrarle del denaro. Per arginare il fenomeno delle truffe è importante che l’azione investigativa venga affiancata da un’attenta attività di prevenzione che deve coinvolgere non solo gli operatori di polizia, ma tutti i cittadini e le stesse potenziali vittime. E’ fondamentale che i parenti ed i vicini di casa delle persone anziane rivolgano particolare attenzione ai loro spostamenti, e che in modo frequente ricordino loro tutte le avvertenze che possano essere utili ad evitare l’esposizione al rischio.

In particolare, in questo periodo feriale in cui gli anziani sono spesso soli a casa, si ritiene utile richiamare il decalogo dei consigli pubblicato anche sul sito della Questura di Firenze. Per gli anziani

  • Non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità o di altri enti e se in uniforme e muniti di tesserini.
  • In caso di dubbio, indipendentemente dall’esibizione di un tesserino o dal fatto che i soggetti vestano un’uniforme, telefonare all’ente dal quale dicono di dipendere o, più semplicemente, chiamare il 113 e dire loro che aprirete la porta di casa solo dopo l’accertamento al 113: se si tratta di malintenzionati si allontaneranno.
  • Non raccontare troppi particolari su di te, la tua famiglia, le tue abitudini
Per i figli, nipoti e parenti stretti
  • Non lasciare soli gli anziani, anche se non si abita con loro, è opportuno farsi sentire spesso e interessarsi ai loro problemi quotidiani.
  • Ricordare loro di adottare sempre tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti.
  • Incoraggiarli, in caso di dubbio, a chiedere aiuto senza remore alla famiglia, ad un vicino di casa oppure al 113.
Per i vicini di casa
  • Se nel palazzo abitano anziani soli, scambiare ogni tanto con loro quattro chiacchiere può aiutarli a farli sentire meno soli.
  • Se alla porta di persone sole e anziane bussano degli sconosciuti, esortarli a chiedere la vostra presenza.
  • Segnalare al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vicino di casa.
In strada
  • Non fermarsi per dare ascolto a chi offre facili guadagni o a chi chiede di poter controllare soldi o libretto della pensione, anche se si tratta di persona distinta e dai modi affabili.
  • Se si pensa di essere osservati o seguiti entrare in un negozio o cercare un poliziotto.
In occasione di operazioni presso banche ed uffici postali
  • In caso di operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
  • Quando si utilizza il bancomat usare prudenza; evitare di effettuare l’operazione se ci sente sentite osservati.
  • Se si pensa di essere osservati in prossimità di sportelli bancomat e postamat, entrare nella banca o nell’ufficio postale e avvisare gli impiegati o le persone preposte alla vigilanza.
  • Ricordarsi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale insegue per strada, e tantomeno presso il domicilio, per rilevare un eventuale errore di conteggio nel denaro consegnato o per sostituire banconote “false o difettate”.
  • Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermarsi con sconosciuti.
  • Se si percepisce una pensione è meglio farsela accreditare sul conto corrente.
Altri consigli
  • Non dare mai soldi a sconosciuti.
  • Non accettare di cambiare denaro per fare moneta: le banconote che vengono date potrebbero essere false.
  • Non accettare in pagamento assegni bancari se non da persone di fiducia.
  • Non firmare nessun documento senza il supporto di una persona di assoluta fiducia.
  • Non lasciarsi trarre in inganno da prospettive di facili guadagni.
  • Non acquistare da sconosciuti prodotti “miracolosi” oppure oggetti che vengono presentati come oggetti d’arte, d’antiquariato eccetera.
  • Non farsi ingannare da coloro che millantano un’appartenenza ad Enti ed Associazioni assistenziali: le raccolte di fondi a scopo benefico sono sempre autorizzate e certificate da un tesserino di riconoscimento, un attestato dell’Ente assistenziale o dell’Autorità che ha rilasciato l’autorizzazione.
  • Non lasciarsi tentare dalle vendite facili, dal gioco delle tre carte e similari.
  • Non partecipare a lotterie non autorizzate.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza