Biblioteca dell'Orticoltura di via Bolognese: 4 anni di ritardi

La denuncia del consigliere Castelnuovo Tedesco (PdL). Dopo 700mila euro spesi, il Quartiere 5 ha rinviato per l’ennesima volta l’inaugurazione della nuova location ristrutturata, attualmente in stato di abbandono ed interessata dai vandali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 luglio 2010 14:57
Biblioteca dell'Orticoltura di via Bolognese: 4 anni di ritardi

Firenze, 14 luglio 2010– Ennesima «fumata nera» per l’apertura della biblioteca dell’Orticoltura, «prevista inizialmente per il 2006 ed i cui lavori si sarebbero dovuti concludere finalmente entro il mese di marzo scorso». È quanto dichiara Guido Castelnuovo Tedesco, consigliere del Quartiere 5 per il PdL, a seguito dell’ennesimo rinvio dell’apertura della biblioteca del Giardino dell’Orticoltura al “Pellegrino” in via Bolognese. «Non sono bastati oltre 4 anni di ritardo ed una spesa complessiva di oltre 700.000€ per far sì che l’Amministrazione comunale accelerasse i tempi – ha spiegato – così come non sono bastate le lamentele dei “lettori”, che da anni la giudicano scomoda ed inadeguata la sede “provvisoria” individuata presso il Parterre rispetto alle proprie esigenze». «Il Presidente del Quartiere 5, Federico Gianassi, di concerto con la Direzione “Ambiente” aveva comunicato in una risposta ad una mia interrogazione – prosegue Castelnuovo Tedesco – che l’inaugurazione della nuova biblioteca sarebbe avvenuta entro il mese di marzo scorso.

Ma la nuova costruzione risulta ancora da anni transennata ed abbandonata, se pur ultimata, senza prospettive certe per la sua ri-apertura nel bellissimo giardino di via Bolognese». «Ci si può solo chiedere quanto tempo i cittadini dovranno aspettare per vedere l’opera ultimata. Nel frattempo, oltre a mancare un servizio così importante – conclude Castelnuovo Tedesco –, la nuova struttura continua ad essere esposta ai vandali, che negli anni ne hanno approfittato rovinandone gli interni e facendola diventare un vero e proprio ricettacolo di criminalità e degrado».

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