Toscana: Corte dei Conti, positivo rendiconto bilancio Regione 2009

Ma la magistratura contabile raccomanda anche “prudenza sui derivati”, consigliando di “provvedere ad un accantonamento dei flussi positivi”. Fra le criticità le società partecipate. Nencini: "Soddisfazione per il giudizio della Corte dei Conti".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 luglio 2010 19:34
Toscana: Corte dei Conti, positivo rendiconto bilancio Regione 2009

Un giudizio “complessivamente positivo” è stato espresso dalla Corte dei Conti sul rendiconto del bilancio 2009 della Regione Toscana, seppure accompagnato da alcuni “elementi di criticità”. Questa in estrema sintesi la conclusione della relazione che i giudici della Sezione regionale di controllo per la Toscana hanno consegnato stamani al presidente del Consiglio regionale, Alberto Monaci (nella foto), nel tradizionale incontro che precede la discussione in l’Aula sui conti regionali.

Nel ricevere la delegazione della Corte guidata dal presidente facente funzione Gianfranco Bussetti, Monaci ha sottolineato “i rapporti di proficua collaborazione” fra il Consiglio e la Sezione regionale: “Riteniamo che sia un lavoro utile e diligente, e desideriamo metterci a disposizione per consentire alla magistratura contabile di operare al meglio anche dove ci sono problematiche da mettere sotto osservazione ed eventualmente da correggere – ha detto Monaci –. Si tratta di un connubio essenziale fra apparati istituzionali e apparati di controllo”.

Per questo – ha proseguito – “siamo favorevoli a che questo discorso si incentivi, dal momento che la relazione è un prezioso contributo e un aiuto imparziale al dibattito consiliare, oggi più che mai per organi distinti nella loro autonomia, Giunta e Consiglio, ciascuno chiamato a rendere la sua opera al massimo della trasparenza, lontano dalle demagogie mediatiche e con la piena consapevolezza che la buona amministrazione significa dare conto di ogni singolo centesimo speso nell’interesse dei cittadini”.

Ai nostri organi, dunque – ha concluso – “resta l’obbligo di fare tesoro di questi giudizi nella formazione delle scelte che avviene nelle distinte competenze”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Bussetti ha risposto a Monaci affermando che “l’intendimento della Corte dei Conti è quello di contribuire al miglioramento delle cose della collettività che tornano a beneficio di tutti”. Per questo è importante la presentazione del referto annuale “in tempi utili perché gli elementi individuati possano essere oggetto degli interventi nell’ambito del dibattito consiliare”. Nel ribadire il giudizio positivo sul bilancio regionale, perché “la Toscana continua a presentare avanzi di amministrazione e rispetto del Patto di stabilità e i conti in regola nella Sanità”, il giudice Laura D’Ambrosio ha messo in luce “elementi di criticità” che si evidenziano nel “deterioramento di alcuni conti”.

“Il trend dell’avanzo di amministrazione è costantemente in discesa – ha detto – la gestione di competenza è negativa, anche se meno dell’anno scorso. Componenti fondamentali dell’avanzo sono il saldo residui e l’avanzo dell’anno precedente, ma il disavanzo sostanziale (fondi vincolati) passa da 575 milioni e 1.338 milioni”. Il disavanzo sostanziale è collegato alla scelta di non ricorrere a nuovo indebitamento, anche perché è buona la situazione di cassa: “Tuttavia per ottenere l’equilibrio del bilancio preventivo è necessario il ricorso a mutui a pareggio che in tre anni sono triplicati”, ha spiegato. In particolare la magistratura contabile raccomanda “prudenza sui derivati”, consigliando di “provvedere ad un accantonamento dei flussi positivi”.

Così come si consiglia una verifica sui residui, perché “in alcune partite non sembra ci sia stata una verifica straordinaria”. Positivo il giudizio sul rispetto del Patto di stabilità con interventi legislativi sul fronte della spesa: “Ci sono stati risparmi dove si è agito, come i costi della politica, ma un po’ deludenti quelli per le comunità montane”. Mentre sull’evasione tributaria “si dà atto che è stato fatto più di quanto era stato messo a preventivo”, fra le criticità, la Corte inserisce anche le società partecipate: “E’ apprezzabile che dopo tre anni non ci siano più società in perdita, ma il processo di dismissione previsto dalla legge finanziaria è fermo da un anno, per cui la Regione deve fare una scelta in maniera celere visto che si avvicina la scadenza del 31 dicembre 2010”.

Infine una notazione sul controllo: “Sarebbe giunto il momento di intervenire per rendere migliore il controllo di gestione anche alla luce della legge 150/2009”. Nencini: "Soddisfazione per il giudizio della Corte dei Conti" "Il governo della Regione sulla gestione complessiva dei vari capitoli di bilancio è stato valutato positivamente dalla Corte dei Conti. Un giudizio che accogliamo con estrema soddisfazione. Restano alcuni punti da migliorare e ci impegneremo a farlo, a partire dal potenziamento della lotta all'evasione fiscale". L'assessore regionale al bilancio, Riccardo Nencini, accoglie con favore la 'promozione' della Regione da parte dell'organo di controllo dello Stato, in base alla consueta relazione annuale presentata stamattina in Consiglio regionale.

Secondo il documento sussistono alcune criticità, come ad esempio sul versante dei mutui contratti, delle società partecipate e del controllo di gestione, ma nel complesso il bilancio riferito al 2009 è estremamente positivo. "La Regione ha in mano un bilancio molto ben fatto – ha aggiunto l'assessore - ma che merita di essere gestito con attenzione per far fronte ai tagli imposti alla Toscana dalla manovra Tremonti. Ricordo che nei prossimi due anni, tra tagli diretti ed indiretti, verrà a mancare nelle casse di molti comuni qualcosa come 1 miliardo di euro, e questo si tradurrà in minori servizi per i cittadini toscani". Il documento della Corte dei Conti, riguardo ai derivati, consiglia una certa prudenza.

"Mi limito ad osservare quanto sta facendo la Regione a questo proposito e posso affermare che non siamo un castello sotto assedio e non lo diventeremo. Posso garantire – ha concluso Nencini - che uno dei punti più rilevanti della nostra azione riguarderà il potenziamento della lotta all'evasione fiscale. Abbiamo già siglato protocolli importanti con la Guardia di Finanza, l'Agenzia delle entrate e l'Anci e non saranno gli unici atti che faremo in questa direzione". Marcheschi (Pdl): “Bilancio 2009 della Regione: i dati parlano chiaro, le criticità ci sono e vanno superate!” “Comprendo la benevolenza della Corte dei Conti nel voler dare un giudizio complessivamente positivo di questo Bilancio – dichiara Marcheschi (Pdl) – ma sinceramente di criticità ce ne sono in abbondanza.

La prima questione su cui soffermarsi è quella del controllo: per scelta la Toscana non si è dotata del Collegio dei Revisori dei Conti (presente invece in altre Regioni), motivo validissimo per cui è necessario attuare controlli interni più frequenti e approfonditi. La Corte dei Conti – ricorda il consigliere azzurro – ha sollevato più volte l’impellenza di adottare tutte le misure regolamentari ed organizzative per adeguare il controllo di gestione. Ed è ancora la stessa Corte che lamenta da anni una mancata trasparenza nel metodo di gestione dei dati di rendiconto.

In parole povere, si registra in sede di Bilancio preventivo, una doppia asimmetria dal lato dell’entrata e da quello della spesa: infatti dal lato di entrata vi è un’autorizzazione di mutui che poi non risultano sottoscritti, dal lato della spesa vi è la mancata uscita di fondi vincolati in ragione della stessa natura della spesa di investimento che di per sé si realizza con una tempistica più lunga di quella della spesa corrente. E’ evidentemente un sistema sbagliato, da rivedere quanto prima”. “Un altro aspetto da segnalare, quello dei derivati, che chiudono l’anno fortemente in negativo: la Regione ha infatti sborsato ben 9 milioni e mezzo di euro, tutti soldi dei cittadini.

Infine – conclude Marcheschi (Pdl) – appaiono deludenti i risultati conseguiti dopo la riorganizzazione delle comunità montane e sul fronte degli organi Istituzionali. Questo Bilancio apre le porte a forti critiche politiche che, mi auguro, possano portare a un miglioramento del sistema di rendiconto, sistema pieno di falle da rivedere senza ombra di dubbio”.

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