Consulta regionale per i diritti umani più vicina

L’obiettivo, appunto, è quello di arrivare presto ad avere questo nuovo organismo che possa affiancare il governo regionale e fare indagini, ricerche e denunce nel campo dei diritti umani.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 luglio 2010 18:57
Consulta regionale per i diritti umani più vicina

La consulta regionale per i diritti umani potrebbe diventare presto una realtà. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio comunale di Firenze Eugenio Giani a margine del convegno su questo tema che si è svolto stamani in Palazzo Vecchio (l’organizzazione è del Comune e di Anci Toscana) dove per tutto il giorno si sono confrontati politici, giuristi, esperti di diritti umani e rappresentanti di associazioni che operano in questo campo. L’obiettivo, appunto, è quello di arrivare presto ad avere questo nuovo organismo che possa affiancare il governo regionale e fare indagini, ricerche e denunce nel campo dei diritti umani.

“Entro il 30 novembre del 2010 - ha detto Giani -, nel decimo anniversario della festa della Toscana, questa Consulta potrebbe diventare una realtà. La Toscana è stata la prima regione ad aver abolito la pena di morte, il 30 novembre 1786. E questa mattina abbiamo fatto un primo passo nell’iter legislativo per la Consulta”. Oltre a Giani, era presenta la presidente della commissione pace e diritti umani del comune Susanna Agostini, il presidente Anci Toscana Alessandro Cosimi, la presidente del Consiglio comunale di Pisa e coordinatrice dei presidenti delle assemblee legislative comunali toscane Titina Maccioni, il presidente del Consiglio comunale di Scandicci Fausto Merlotti.

“La Toscana – ha aggiunto Giani - è la prima regione in Italia ad avviare un percorso di questo tipo. L’obiettivo del convegno, oltre che ad elaborare l’ordine del giorno, è anche quello di far conoscere questa iniziativa e di creare una rete di Comuni a sostegno della consulta”. “Il nostro percorso - ha sottolineato Agostini - è seguito con molta attenzione ed interesse dalla commissione diritti umani del Senato e dal suo presidente Pietro Marcenaro”. (lb)

Collegamenti
In evidenza