May Day: la protesta dello spettacolo

I lavoratori uniti nella protesta contro il precariato. Al Maggio Musicale Fiorentino annullata la recita di domenica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 aprile 2010 23:12
May Day: la protesta dello spettacolo

Firenze, 30 aprile- Due giorni fa circa 300 lavoratori del Maggio avevano sfilato in corteo dal Teatro fino al centro di Firenze contro tagli e incertezze sui lavoratori a causa della riforma dello spettacolo dal vivo e delle fondazioni lirico-sinfoniche. Ora, a seguito degli scioperi proclamati a livello nazionale da tutte le sigle sindacali dei lavoratori dello spettacolo, la replica dell’opera “Die Frau ohne Schatten” prevista per il pomeriggio di domenica 2 maggio, è ANNULLATA.

I possessori di biglietto per quella data possono chiederne la conversione per una delle successive recite serali, mercoledì 5 o sabato 8 maggio, oppure il rimborso, rivolgendosi alla Biglietteria del Teatro Comunale da martedì 4, orario 10.00 – 16.30, oppure scrivendo al seguente indirizzo email: tickets@maggiofiorentino.com o telefonando ai numeri 055 2779 299 / 303 / 355. "Un primo risultato è stato raggiunto. Nel decreto sulla lirica firmato dal presidente Napolitano, il Maggio Musicale Fiorentino non risulta declassato.

La partita decisiva sulla Fondazione si giocherà in sede di conversione in legge del testo del governo". Lo ha dichiarato il senatore Andrea Marcucci, segretario della commissione cultura a Palazzo Madama, al termine dell'incontro convocato dal sindaco di Firenze con i parlamentare di tutti gli schieramenti. "Un'iniziativa opportuna quella di Matteo Renzi, che ci consentirà nelle prossime settimane di difendere a Roma le buone ragioni del Maggio Musicale. Come sottosegretario ai beni culturali del governo Prodi ho contribuito ad inserire il Parco della Musica di Firenze tra le opere più importanti della celebrazione dell'Unità d'Italia.

L'auditorium -ha aggiunto Marcucci- rappresenta una straordinaria opportunità per la cultura musicale di Firenze e della Toscana. E' un'opera impegnativa anche per il finanziamento dello Stato, sarebbe davvero assurdo inaugurarla e nel contempo declassare il Festival più antico e più celebre. Con la nuova struttura, sarà certamente più facile aumentare le serate di concerto ed anche attirare sponsor privati- ha concluso il senatore democratico- nel frattempo il governo dovrà mettere l'istituzioni nelle condizioni di poter lavorare.

Questa è la nostra principale richiesta al ministro Bondi, nella discussione in Parlamento faremo di tutto affinchè il Maggio Musicale resti ai vertici della Serie A, posizione che gli compete per storia e qualità delle produzioni".

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