I sindacati sull'elezione di Enrico Rossi

Alfio Savini, segretario Spi-Cgil Toscana: “Ha vinto una persona perbene. Sul calo dei votanti la politica si dovrà interrogare”

Redazione Nove da Firenze
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29 marzo 2010 22:02
I sindacati sull'elezione di Enrico Rossi

Firenze, 29 Marzo 2010- Si è tenuto questo pomeriggio a Firenze un presidio davanti alla sede della Regione Toscana contro il collegato lavoro, con la presenza di lavoratori, precari, cassaintegrati. Il presidio promosso dal sindacato di base, si è svolto in concomitanza con lo scrutino elettorale per ribadire nuovamente che il problema lavoro e diritti dei lavoratori è fuori dall'agenda dei politici. La mobilitazione, la terza in quindici giorni proseguirà nelle prossime settimane con presidi, gazebi ed iniziative varie.

Per mercoledi 7 aprile alle 17 è convocata una nuova assemblea per rilanciare la lotta alla precarietà e per fare il punto sulla situazione, mentre il 10 aprile verrà organizzata un'iniziativa in piazza Annigoni tesa a sensibilizzare i lavoratori ed i cittadini sul problema della precarietà e del collegato lavoro. “Ha vinto una persona perbene con un programma che parte dal lavoro per ridisegnare le prospettive dello sviluppo; per questo i toscani lo hanno premiato”. Il segretario regionale dello Spi-Cgil Toscana, Alfio Savini ha accolto così la notizia dell'elezione di Enrico Rossi a nuovo presidente della Regione Toscana. “A lui chiediamo adesso - ha detto Savini - di proseguire e ampliare le politiche sociali e sanitarie portate avanti dalla legislatura appena conclusa a partire dal fondo per la non autosufficienza.

“Il dato preoccupante – ha aggiunto – è rappresentato dall'astensionismo: a queste elezioni regionali ha votato il 10% in meno dei toscani rispetto alle elezioni del 2005. Una tendenza che era emersa negli anni passati ma che con queste elezioni si è consolidata. Si tratta di un dato di cui la politica - ha concluso Savini - dovrà tenere conto e che testimonia come i cittadini siano stanchi di scontri, e vogliano, invece, che la politica torni ad occuparsi di problemi veri come il lavoro, il futuro per i giovani, la coesione sociale ”. Nicoletta Bardossi

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