Il Comune scosso dall'inchiesta ''lampioni d'oro''

Due arresti domiciliari, sei altre persone indagate, perquisizioni e sequestri di documenti negli uffici pubblici ed in alcune abitazione. Coinvolti anche imprenditori fiorentini.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 marzo 2010 15:20
Il Comune scosso dall'inchiesta ''lampioni d'oro''

“Davanti all’inchiesta che ha coinvolto alcuni dipendenti del Comune di Livorno, non possiamo che ribadire la nostra fiducia nell’operato della magistratura livornese. Consideriamo l’indagine come un’iniziativa svolta a tutela dell’Amministrazione e, come in ogni occasione, offriamo ogni forma che sarà richiesta per il pieno accertamento dei fatti". Così il primo cittadino di Livorno, Alessandro Cosimi, in una nota stampa. "Per quanto riguarda le persone indagate, l’ingegener Domenici, dipendente in pensione, agli arresti domiciliari e i due dirigenti del Comune, l’architetto Di Pietrantonio e l’architetto Tocchini, raggiunti da avviso di garanzia, esprimiamo, senza per questo voler in alcun modo commentare l’iniziativa della magistratura livornese, sorpresa per il loro coinvolgimento in questa inchiesta, e, fiduciosi, attendiamo che siano in grado di dimostrare la loro estraneità ai fatti loro addebitati" aggiunge Cosimi. "Ci auguriamo - termina poi il primo cittadino labronico - che l’inchiesta possa procedere speditamente e chiarire quanto prima il ruolo delle persone coinvolte". L'inchiesta al momento ha portato agli arresti domicialiri per due persone, altri sei indagati e, nella giornata di ieri, perquisizioni e sequestri negli uffici comunali e in alcune abitazioni.

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