Il 40 per cento dei toscani beve l'acqua del rubinetto

Lo confermano i dati di Cispel Confservizi Toscana che rende noto il risultato a poche ore dalla Giornata Mondiale dell'Acqua, 22 marzo, che vedrà un apposito convegno nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio dal titolo "L'acqua è uguale per tutti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2010 15:03
Il 40 per cento dei toscani beve l'acqua del rubinetto

"Si sta consolidando l'abitudine a bere acqua del rubinetto - a dirlo è Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Confservizi Toscana - una bella notizia non solo per l'ambiente ma anche per le aziende che gestiscono il servizio di erogazione". La conferenza che ha avuto luogo in via Paisiello a Firenze è stata dedicata alla Giornata Mondiale dell'acqua che si terrà il 22 marzo con iniziative appositamente ideate da parte delle aziende toscane: Acque Spa, Acquedotto del Fiora Spa, Asa Spa, Gaia Spa, Geal Spa, Nuove Acque Spa, Publiacqua Spa. L'indagine è frutto di un lavoro incrociato tra le varie aziende sparse sul territorio; emerge che nel 2005 era il 26% della popolazione a bere regolarmente l'acqua del rubinetto, nel 2009 si è giunti al 40%.

Sommando però coloro che bevono regolarmente, con chi dichiara di farlo saltuariamente, si arriva ad oltre il 70%, restando fuori meno del 30% che non si azzarderebbe mai a rinunciare alla bottiglia di minerale. Si è passati in 10 anni da 200 aziende dirette dei comuni o aziende speciali di gestione a 7 grandi gruppi industrialmente maturi che hanno svolto investimenti e piani di ammodernamento delle reti idriche. In tutta la Toscana sono già state attuate e sono in continua evoluzione ed ampliamento le postazioni dette altresì "fontanelli" di acqua ad alta qualità. "Si tratta di iniziative volte a far conoscere la potabilità dell'acqua pubblica - spiega De Girolamo - non vuol essere una sostituzione al servizio regolare di erogazione, si tratta di un servizio aggiuntivo con acqua trattata in modalità diversa ma non di maggiore valore, anziché il cloro vengono usati raggi UV, ma solo perché all'inizio del processo di potabilizzazione è possibile farlo, mentre il cloro serve a mantenere inalterata la qualità dell'acqua lungo tutto il percorso della rete idrica" "La stessa acqua del rubinetto - spiega il presidente De Girolamo - se lasciata decantare in una brocca aperta, perde il cloro presente al suo interno che evapora e che può dare una sensazione non piacevole al gusto, ma così facendo rimane di ottima qualità e priva di questa spiacevole ma doverosa caratteristica" "Il risparmio - continua - è enorme, in termini economici familiari ed anche ambientali, basti considerare come una bolletta annua che può aggirarsi sui 250 euro, in un regime tariffario medio quale quello toscano rispetto al resto d'Italia, venga facilmente scavalcata dallo stesso quantitativo speso in acqua imbottigliata.

Inoltre la produzione di acqua industriale - paradosso sottolineato dal presidente e dai tecnici presenti - prevede l'uso di acqua, la realizzazione dei contenitori in plastica, il loro trasporto ed il successivo smaltimento" Dai dati diramati da Cispel risulta che: In un anno una famiglia di tre persone consuma circa 600 litri di minerale spendendo tra i 150 e i 250 euro. La stessa quantità di acqua dal rubinetto costa poco più di un euro. Al giorno una persona consuma tra i 120 e i 180 litri di acqua potabile per uso domestico. Presente anche il presidente di Publiacqua Spa Erasmo D'Angelis che sofferma l'attenzione su un dato importante: "Il finanziamento della nostra opera - spiega - arriva solo dalle bollette, è dal regime tariffario che possiamo attingere per migliorare e mantenere gli impianti, sviluppare progetti o predisporre ampliamenti, non esistono infatti a livello regionale aiuti ad hoc per l'acqua potabile, bene di tutti, riconosciuto all'unanimità da tutti i fronti, ma non nell'aspetto economico finanziario, che ci vede poter operare solo sulle tariffe mentre altri beni di pubblica utilità possono attingere ad aiuti governativi ed agevolazioni extra tariffe" "Stiamo attivando un ulteriore servizio che dal mese prossimo sarà presente al parco dell'Anconella a Firenze - conclude D'Angelis - si tratta di un fontanello per l'acqua gassata, e speriamo possa essere un modo per colmare quel gap che ancora divide l'utenza nell'uso dell'acqua del rubinetto, un servizio in più, in un contesto particolare, ma di qualità non inferiore a quella domestica, slo diversamente trattata poiché accessibile direttamente alla fonte del procedimento di potabilizzazione" Presentati in conferenza dai rappresentanti delle varie Aziende operanti in Toscana anche le diverse iniziative indirizzate alla Giornata Mondiale dell'acqua, quali concorsi fotografici, coinvolgimento delle scuole, realizzazione di biblioteche dedicate allo studio ed al consumo consapevole di questo bene primario, perché da parte di tutti i soggetti presenti, l'attenzione all'uso e consumo dell'acqua passa attraverso una formazione da compiere fin da piccoli, creando una vera e propria mentalità che possa permettere di migliorare l'ambiente partendo dai singoli esseri umani che lo abitano.

Tema importante che sarà fulcro del Convegno che si terrà in Palazzo Vecchio e che vedrà partecipi rappresentanti internazionali di territori che con l'acqua hanno un rapporto ben distante dal mero uso e consumo, ma che passano attraverso la necessità e la richiesta di poter attingere a questa risorsa essenziale, monito ed insegnamento oltre che consapevolezza. di Antonio Lenoci

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