Di Pietro a Firenze: attenzione alla giustizia sociale ed apertura ai movimenti

Il leader di Idv a Palazzo Medici con il candidato regionale Enrico Rossi. In giornata incontri con gli operai di Pistoia e Firenze che vivono il dramma della cassa integrazione.

Redazione Nove da Firenze
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18 gennaio 2010 15:08
Di Pietro a Firenze: attenzione alla giustizia sociale ed apertura ai movimenti

Occupazione e sviluppo economico, questi gli argomenti che interessano Antonio Di Pietro in visita in Toscana. In mattinata l'incontro con gli operai della Answers di Pistoia, e nel pomeriggio quello con i lavoratori della Seves di Firenze: "Due realtà produttive, capaci di stare bene sul mercato e che non devono né essere svendute, né chiudere i battenti e che in questi mesi hanno visto l’impegno di Italia dei Valori per trovare soluzioni adeguate, a partire dal commissariamento del gruppo Agile-Omega per il call center pistoiese e l’intervento di privati con un piano di investimento sostenuto dalla Regione Toscana per l’azienda fiorentina leader nei mattoni di vetro".

Il presidente dell'IdV, Antonio Di Pietro, è accompagnato dal segretario regionale del partito Giuliano Fedeli e dal vice-capogruppo del partito alla Camera Fabio Evangelisti. "L'Italia dei Valori sente la responsabilità di costruire un'alternativa al governo della destra - così esordisce Di Pietro nella sala Oriana Fallaci presso la Provincia di Firenze in Palazzo Medici Riccardi - siamo il secondo pilastro della coalizione del centro-sinistra ed intendiamo portare avanti la nostra opera nel reciproco rispetto delle parti.

In questi giorni con determinazione e senza preconcetti cerchiamo di dare il nostro contribuito per creare una coalizione stabile di programma, con il coraggio di aprirsi anche ai piccoli movimenti, all'esterno come vuole anche la tradizione di questo partito nato per progressione con l'apertura a soggetti terzi, così la società civile si è avvicinata alla politica". Non mancano frecciate a quelle che il leader di IdV definisce le "riserve indiane" ovvero le liste dei partiti in vista di tornate elettorali, che rischiano sempre più di allontanare la gente dalla politica e dalle istituzioni. In Toscana 14.000 operai in cassa integrazione, un dramma per altrettante famiglie, dati che introducono la necessità di una concertazione mirata sul tema del lavoro, in cui IdV non chiude agli avversari politici, ma mette bene in chiaro il rispetto delle regole e richiede trasparenza sulle azioni da porre in essere, aboliti gli slogan, spazio alle soluzioni. "Teniamo particolarmente - prosegue il leader dell'IdV - alla vicinanza con le rappresentanze delle fabbriche in crisi, poiché è lì il vero problema, ma in Parlamento non si fa nulla in materia di Lavoro, si aspettano solo gli esiti dei lavori delle Commissioni in materia di Giustizia, e dopo l'accordo interno il disegno viene presentato per l'approvazione.

Abbiamo proposto per gli ammortizzatori sociale di prolungare da 52 a 104 settimane, in tal modo oggi alla Seves avremmo potuto dire qualcosa di più perché tra poco scade il termine della cassa integrazione e vanno in mobilità". Siparietto divertente al momento della richiesta di domande: "Se ci sono domande - dice Di Pietro - limitatamente a quel che un Agente Segreto può rispondere" riferendosi alle notizie che lo hanno visto associato alla categoria degli 007 italiani, una situazione che trova l'onorevole divertito più che stizzito, tanto da aggiungere "mia figlia ha detto persino che sarebbe stato bello tenere il gioco e passare per agente segreto". "L'IdV vorrebbe non parlare più di giustizia - prosegue l'esponente dell'opposizione - ma di tematiche sociali, lì siamo pronti a confrontarci per non lasciare alle future generazioni l'idea di una politica se si è fatta i propri interessi e non quelli della collettività, il problema vero è che interessa più la libertà provvisoria di qualcuno che non la libertà dei cittadini; un provvedimento sulla giustizia sociale lo voterei anche domani, anche se proposto dalla maggioranza Governo". Obiettivi elettorali "Con Bersani ci siamo detti - commenta - di arrivare al 51%, senza badare alle rispettive proporzioni interne alla coalizione, e a me pare che sia un grande gesto di responsabilità reciproca, ma da soli, noi ed il Pd non siamo sufficienti.

L'Udc è un discorso a parte - spiega ai presenti - dipende da cosa vogliono fare e con chi, devono condividere il programma e scegliere, non esiste il matrimonio con più mogli, vorrei andare a letto politicamente con chi ha fiducia in me". L'apertura ai movimenti trova linfa vitale nelle tematiche sociali del lavoro, esistono infatti innumerevoli realtà in Toscana, territorio votato alla produttività interna, legate ad azioni mirate a favorire lo sviluppo delle garanzie sociali ed all'attenzione del rispetto dei diritti inviolabili dei lavoratori, lo stesso candidato Presidente Enrico Rossi (arrivato in ritardo a causa del traffico, la mobilità è un tema nodale nel futuro Programma, ndr) punta molto su questa apertura alle piccole realtà che spesso operano senza trovare il giusto risalto. Incontrerà Matteo Renzi? "Incontriamo tante persone ogni giorno - chiosa Di Pietro - ho persino rivisto una mia ex, può darsi che incontri anche Renzi, non so se oggi o quando, ma capiterà" di Antonio Lenoci

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