Torselli (Pdl): ''Oltrarno in ginocchio''

"Personalmente resto dell'idea - spiega Torselli - che come prima cosa serva recuperare il centro dal degrado e restituire ai cittadini quel senso di sicurezza che purtroppo molti, ad oggi, hanno perduto".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 gennaio 2010 16:28
Torselli (Pdl): ''Oltrarno in ginocchio''

“Quando, nel corso dell'ultima campagna elettorale, chiedevamo più sicurezza, maggiore lotta al degrado e soprattutto maggior attenzione alle attività commerciali del centro storico, ci sentivamo rispondere dall'allora candidato sindaco Matteo Renzi che la ricetta per il rilancio del centro e per combattere degrado ed insicurezza sarebbe passata dalla rivitalizzazione delle piazze e delle vie storiche, ottenuta con eventi ludico-culturali e negozi aperti fino a tardi. Renzi oggi fa il sindaco di Firenze, ma a fronte di queste promesse vi sono i dati reali che parlano di un Oltrarno in ginocchio, di 251 attività commerciali già chiuse al 31 agosto 2009 e di cittadini del centro che si lamentano continuamente per il degrado ed il caos di cui piazza Santo Spirito rappresenta il perenne monumento alla memoria”.

Questa la dichiarazione rilasciata dal consigliere comunale del Pdl Francesco Torselli a seguito delle molteplici attività commerciali che proprio in questi giorni stanno chiudendo i battenti in Oltrarno. “Personalmente resto dell'idea - spiega Torselli - che come prima cosa serva recuperare il centro dal degrado e restituire ai cittadini quel senso di sicurezza che purtroppo molti, ad oggi, hanno perduto; successivamente l'amministrazione comunale dovrebbe ideare appuntamenti fissi, iniziative di piazza, magari volte alla riscoperta e alla valorizzazione di tradizioni ed usanze popolari, il tutto finalizzato a riportare i fiorentini a vivere il centro consentendo ai negozianti di restare aperti anche fino a tarda serata”. “Se il sindaco Renzi ha idee diverse - conclude il consigliere di centrodestra - è giunto il momento che queste idee si tramutino in azioni, altrimenti le parole spese in campagna elettorale resteranno nella memoria dei cittadini come l'ennesima promessa campata in aria.

Ad oggi esistono solo i dati scritti nero su bianco e questi parlano di commercianti demoralizzati, di 251 attività commerciali già chiuse e di altre 126 in previsione di chiusura, stando proprio a quanto comunicato ufficialmente dal vicesindaco Nardella in risposta ad una mia interrogazione”. (fdr)

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