Assenze dei lavoratori: la Asl 10 è la più virtuosa della Toscana

L'Azienda Sanitaria di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2014 22:18
Assenze dei lavoratori: la Asl 10 è la più virtuosa della Toscana

Ha percentuali di assenza dei dipendenti molto basse la sanità toscana e nel positivo quadro in questa materia registrato dalle scrupolose indagini del Mes – il laboratorio della Scuola superiore Sant’Anna che tiene sotto esame medici, infermieri e soprattutto manager –, l’Azienda sanitaria di Firenze spicca per la sua posizione di eccellenza che la vede al primo posto fra tutte le Asl e al terzo in assoluto, preceduta solo dalla Fondazione Monasterio, che ha sede a Pisa e a Massa, e dal Meyer di Firenze.

L’indice di assenza dei dipendenti è infatti a quota 7 come media della Toscana, che alla Asl 10 di Firenze scende a quota 5,61, a 5,52 al Meyer e a 5,30 alla Fondazione Monasterio. In questo gruppo di virtuosi contrassegnati dal colore verde c’è anche la Asl 9 di Grosseto a quota 5,78.L’indicatore che valuta il tasso percentuale di assenza dei lavoratori messo a punto dal laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant’Anna è calcolato dividendo il numero complessivo di ore di assenza (per malattia, infortuni e permessi retribuiti) per il numero complessivo di ore lavorabili (al netto di ferie, distacchi sindacali, permessi sindacali, diritto allo studio, sciopero, malattia figli, aspettative senza assegno).

Tale indicatore, espresso in percentuale, consente di confrontare su grandezze omogenee realtà aziendali molto differenti tra loro, rendendo così possibile una valutazione dell’intero sistema.Secondo questo sistema di valutazione delle performance delle Aziende la Asl 10 di Firenze si colloca nella fascia verde di chi ha raggiunto il bersaglio anche per l’anno 2013, a dimostrazione anche dell’ottimo risultato in termini di buon clima aziendale e del benessere psicofisico.Peraltro anche i calcoli effettuati dal consigliere regionale Lazzeri risultano inesatti.

Riproporzionando infatti la percentuale di assenteismo al numero di giorni di assenza (calcolando cioè un valore medio per dipendente dato dalla divisione del numero totale di ore per causale di assenza, per il numero di ore lavorabili a giorno per il totale dei dipendenti al 31.12.2013) il risultato è di 17 giorni e non, come appunto sostenuto nella nota polemica, 26 giorni.La causa di assenza più alta, inoltre, è data dalla malattia per circa 10 giorni di media, seguita dai permessi retribuiti per circa 6 giorni di media annui e 1 giorno di media annuo per infortunio.

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