Agricoltura, presto i droni per l’irrorazione di precisione

Sono tra gli strumenti più versatili per una gestione agricola efficiente, sostenibile e sicura. Confronto a Bari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 Ottobre 2025 11:39
Agricoltura, presto i droni per l’irrorazione di precisione

Il mondo agricolo e della meccanica è pronto a cogliere le opportunità dell’irrorazione di precisione con droni. Lo hanno ribadito con forza le associazioni di categoria nel corso del convegno “Droni in agricoltura: lo stato dell’arte”, organizzato da Federacma ad Agrilevante Bari, a poche ore dall’approvazione in Parlamento della norma che avvia la sperimentazione nazionale sull’impiego dei droni per i trattamenti fitosanitari. Il convegno organizzato dalla Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio ha messo a confronto alla “Fiera del Levante” università, politica e imprese su uno dei temi più attuali per il futuro dell’agricoltura italiana.

Ad aprire i lavori sono stati il prof. Simone Pascuzzi e il PhD Francesco Paciolla dell’Università degli Studi di Bari con una relazione che ha tracciato l’evoluzione tecnologica del comparto agricolo, dalle prime fasi di meccanizzazione fino all’attuale transizione verso l’agricoltura di precisione e l’agricoltura 4.0. Dall’uso dei sensori ai big data, dai rover autonomi agli algoritmi di intelligenza artificiale, i docenti hanno evidenziato come i droni rappresentino oggi uno degli strumenti più versatili per una gestione agricola efficiente, sostenibile e sicura.

Il cuore del convegno ha riguardato l’impiego dei droni per l’irrorazione di precisione. Collegato da remoto, il senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura del Senato, ha illustrato il contenuto del recente emendamento da lui proposto e approvato nel Decreto Semplificazioni, che consente – in via sperimentale per tre anni – l’irrorazione aerea con droni su terreni agricoli, nel rispetto di condizioni rigorose di sicurezza, tracciabilità e tutela ambientale. Un passo atteso da tempo dal mondo agricolo, che finora scontava un vuoto normativo e restrizioni non più coerenti con le innovazioni disponibili.

“Era doveroso dare il via a una fase di sperimentazione concreta, che permetta di verificare sul campo le potenzialità dei droni per una protezione delle colture più mirata, sicura e sostenibile – ha dichiarato De Carlo –. L’agricoltura di precisione è una risposta alle sfide ambientali, economiche e occupazionali del settore, ed è anche una leva per attrarre nuove generazioni”.

Al confronto hanno preso parte le associazioni agricole e della meccanica agraria: Confagricoltura, Copagri, CAI Agromec e UNCAI Contoterzisti, che hanno espresso pieno sostegno alla norma, chiedendo tempi rapidi per l’adozione dei decreti attuativi e per la definizione dei protocolli standard, affinché le imprese possano utilizzare questa tecnologia in modo efficace e regolare, superando presto la fase sperimentale.

A chiudere i lavori è stato Andrea Borio, presidente di Federacma, che ha sottolineato il ruolo chiave dei rivenditori di macchine agricole nella diffusione di queste soluzioni: “Siamo pronti a diventare un punto di riferimento anche per la vendita e l’assistenza di droni agricoli, che si affiancheranno ai macchinari ad alto contenuto tecnologico che già offriamo. L’innovazione è parte integrante della nostra visione di filiera”.

Federacma rinnova il proprio impegno nel favorire un dialogo costante tra istituzioni, ricerca e operatori, per accompagnare l’agricoltura italiana in una transizione tecnologica che sia concreta, sostenibile e al servizio del territorio.

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