perUnaltracittà: "Il Comune non faccia pagare ai più deboli le proprie mancanze"

Occorre subito approntare dei punti di accoglienza, aiutare le strutture di volontariato che esistono e lavorano in desolante solitudine come Aurora e Fuori Binario, ripristinare la possibilità di assegnare la residenza presso le stesse associazioni.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2009 22:58
perUnaltracittà:

"Emergenza freddo, richiedenti asilo, senza casa: il Comune non faccia pagare ai più deboli le proprie mancanze". E' quanto chiede in una nota stampa perUnaltracittà che aggiunge: "Dopo la drammatica vicenda di viale Guidoni, con il freddo in arrivo che mette in pericolo centinaia di senza fissa dimora, legggiamo con costernazione le dichiarazioni di Renzi e dell'assessore Saccardi. Il Comune si è per anni disinteressato delle drammatiche condizioni di vita di alcune migliaia di persone, che vivono ai margini di una società opulenta ed escludente, che spesso li usa come braccia per lavori al nero ma non li vuole vedere nelle luci sfarzose della città vetrina.

Quando un motivo qualsiasi li porta alla ribalta la risposta è: sgomberi e discriminazioni fra buoni e cattivi, fra chi si 'integra' e chi no". "Queste sono posizioni inaccettabili. Il movimento di lotta per la casa da mesi ha ripetuto in tutte le sedi che viale Guidoni era pericoloso per le condizioni inumane in cui 250 persone, in gran parte richiedenti asilo, erano costretti a sopravvivere. Nessuno ha fatto nulla, nessuno si è preoccupato di questo allarme, salvo gridare allo scandalo quando un incidente ha messo in pericolo tutti i presenti, e solo per caso nessuno ha subito conseguenze.

Lo stesso vale per i senza fissa dimora: non si può ricordarsi della loro presenza il giorno in cui viene annunciata un'ondata di freddo polare. Vogliamo piangere poi lacrime di coccodrillo sull'ennesimo clochard morto di freddo? Occorre subito approntare dei punti di accoglienza, aiutare le strutture di volontariato che esistono e lavorano in desolante solitudine come Aurora e Fuori Binario, ripristinare la possibilità di assegnare la residenza presso le stesse associazioni. Si acceleri la creazione di una struttura per i richiedenti asilo, e si cessino gli sgomberi senza preventive soluzioni adeguate e concordate per gli occupanti.

A nome di quella città che ha a cuore la solidarietà, l'accoglienza, la convivenza civile, più delle scintillanti vetrine del centro, ringraziamo il movimento di lotta per la casa, i volontari e le associazioni che con il loro quotidiano lavoro si fanno carico delle mancanze dell'amministrazione pubblica" termina la nota.

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