Crisi economica: cassa integrazione alle Industrie Bitossi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 febbraio 2009 15:18
Crisi economica: cassa integrazione alle Industrie Bitossi

Le presidenze regionali delle associazioni della piccola e media impresa, Cna Confartigianato Confcommercio e Confesercenti, hanno elaborato un documento unitario contente quindici proposte per combattere la crisi che colpisce duramente le imprese toscane. Le proposte, suddivise in due livelli, regionale e nazionale, affrontano i temi più gravi per l’economia della regione.
Questa mattina - 2 presso la Sala di Giunta del Comune di Pontassieve una riunione tra i Sindaci di Pontassieve, Marco Mairaghi, Pelago, Marcello Ulivieri, Rufina, Stefano Gamberi e i rappresenti territoriali dei sindacati CGIL, CISL e UIL e della associazioni di categoria CNA, Associazione industriali e Confartigianato.

Il tavolo è stato istituito per monitorare la situazione del comparto aziendale nel territorio della Valdisieve. In fase di bilancio previsionale i Sindaci dei Comuni della Valdisieve, in accordo con le categorie, avevano previsto già alcune iniziative per realizzare interventi tempestivi allorché dovessero insorgere crisi aziendali e problemi lavorativi. “l bilanci – hanno ribadito i Sindaci Ulivieri, Gamberi e Mairaghi – recentemente approvati nei rispettivi Comuni, prevedono agevolazioni a favore di coloro che dovessero perdere il posto di lavoro o dovessero entrare in cassa integrazione o mobilità: ad essi sarà garantito l'accesso alle riduzioni sui servizi a domanda individuale a fronte della certificazione del loro stato”.

I Comuni – da parte loro – hanno mantenuto invariate le tariffe sui servizi e inalterata la pressione fiscale. La crisi economica rischia, infatti, di riguardare tutte le componenti della nostra comunità, dai consumatori, che hanno difficoltà a conciliare i propri redditi, ai lavoratori, dipendenti e autonomi, che in molti casi temono o subiscono riduzioni di reddito e di garanzie sul futuro; le imprese, specie quelle piccole, che temono o subiscono riduzioni dei ricavi e difficoltà ad incassare i crediti e a disporre della liquidità necessaria.

La riunione ha tracciato un bilancio generale di tutta l’economia locale; di fronte alla crisi economica nazionale il "tavolo" ha esaminato, infatti, i riflessi e le ricadute sulla situazione locale. Tutte le parti concordano come sia necessario il contributo di tutti e un costante confronto, in un periodo difficile l’importanza di agire in maniera anche preventiva risulta indispensabile. Il tavolo – istituito da oggi in maniera permanente - sarà la sede e lo strumento della concertazione locale tra amministrazione comunale e le forze sociali ed imprenditoriali.
La ENSECO SRL, azienda di Scandicci che opera nel settore dei servizi per l’industria metalmeccanica, ha portato i libri contabili in Tribunale; in conseguenza di tale atto 36 lavoratori vanno a casa senza stipendio, quando già il 5 febbraio 2009 era stata aperta la procedura di mobilità per i 50 dipendenti dell’impresa.
I lavoratori della GKN di Campi Bisenzio hanno scioperato un’ora per ogni turno il 19 febbraio 2009 contro la decisione unilaterale dell’azienda di tagliare un turno.

Questa decisione fa seguito alle cinque setimane di cassa integrazione a rotazione, da fine gennaio a fine marzo, per tutti i 400 dipendenti, alle pressioni esercitate su 35 lavoratori precari, che sono stati indotti a dimettersi con un incentivo che ha poi loro fatto perdere l’indennità di disoccupazione, altri 7 lavoratori, che non hanno accettato questa imposizione, sono stati sospesi. A tutto ciò si aggiungono le preoccupazioni per le sorti future dell’azienda, dato che il taglio di un turno su tre causa un forte ridimensionamento della produzione.
Accordo sulla cassa integrazione sottoscritto alle Industrie Bitossi di Sovigliana accolto all’unanimità dai dipendenti.

Dopo la Colorobbia Italia anche le Industrie Bitossi ricorrono a cassa integrazione per 126 dipendenti per tredici settimane.
Le Industrie Bitossi, azienda del Gruppo Colorobbia, con i suoi 200 dipendenti circa, è oggi il più grande produttore mondiale di mezzi macinanti in alluminia ad alta densità, uno dei più grandi fornitori mondiali di silicato di zirconio micronizzato e produttore nel settore delle ceramiche tecniche in alluminia. “E’ un ulteriore risultato importante - dichiara Gianni Frizzi della Filcem-Cgil di Firenze – dopo l’accordo sottoscritto la scorsa settimana alla Colorobbia Italia, anche per le Industrie Bitossi, viene raggiunta l’intesa accolta all’unanimità dai lavoratori”.

“L’accordo sottoscritto è in linea al precedente, e risponde, in un momento non certo semplice, alle nostre esigenze - continua Frizzi - la cassa integrazione coinvolgerà 126 dipendenti per tredici settimane a rotazione, con una riduzione settimanale non superiore al 20% delle ore lavorabili, con anticipo economico da parte dell’azienda e lo strumento della formazione necessario alla riqualificazione professionale”. “Le prossime settimane saranno fondamentali, - prosegue il sindacalista – per monitorare da vicino gli eventi che caratterizzeranno i prossimi mesi di contrazione di mercato, auspicando la tenuta delle relazioni industriali di tipo concertativo fin qui portate avanti e dimostrate con la sottoscrizione dei due accordi”.

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