Scuola: in Toscana uno Sportello informazioni per genitori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 febbraio 2009 15:05
Scuola: in Toscana uno Sportello informazioni per genitori

In questo guazzabuglio infernale che stanno diventando le iscrizioni scolastiche, tanti genitori si trovano confusi e disorientati: sanno perfettamente che si tratta di scelte che peseranno sul futuro dei loro figli e sanno anche di non essere preparati. Altri invece si cullano nell’illusoria certezza che per le classi successive alla prima niente cambi, e invece purtroppo non è così.
Per sostenere i genitori in questo delicato momento, l’Associazione Genitori A.Ge. Toscana mette a disposizione il servizio informativo gratuito via e-mail “S.O.S.

Iscrizioni”. Per fruirne basta scrivere all’indirizzo agetoscana@age.it specificando nome, cognome e scuola di futura appartenenza. Il genitore avrà così diritto a ricevere la newsletter informativa e a proporre lui stesso dei quesiti. “Ci giungono segnalazioni di accordi fra scuole sulla spartizione dell’utenza in base all'orario e non manca chi fa della vera e propria disinformazione nel tentativo di dissuadere i genitori dallo scegliere determinati tipi di orario” mette in guardia Rita Manzani Di Goro, presidente dell’A.Ge.

Toscana.
“La verità è che nessuna scuola seria può dire adesso come funzionerà a settembre, perché il Ministero non ha sciolto i dubbi a proposito degli organici e della copertura del tempo mensa. Può succedere di tutto: che si vada a scuola il sabato anziché di pomeriggio (e questo vale anche per le classi successive alla prima), o che i genitori debbano pagare la sorveglianza all’ora di mensa. Oppure che tutto funzioni nel migliore dei modi, chissà”. “Certo è che le famiglie avrebbero diritto di conoscere adesso le conseguenze delle loro scelte.

Per questo con le nostre risposte cercheremo di spiegare in modo semplice ai genitori i meccanismi della scuola che verrà e soprattutto ci impegnamo a farlo senza pregiudizi di parte”.
“Nel dubbio, conviene che ogni genitore pensi a cosa occorre veramente a suo figlio. Ventiquatto ore ci sembrano poche per tutti, ma in particolare lo diventeranno quando quei bambini arriveranno in quinta elementare. Anche chiedere in massa il tempo pieno sembra una sciocchezza: i posti disponibili sono circa 1 su 4 e c’è il rischio che chi ne ha veramente bisogno resti escluso.

E attenzione: trattandosi di una scelta in ordine di preferenza, è bene non scrivere nulla in corrispondenza dei tipi di orario che proprio non vogliamo, perché poi saranno le scuole a decidere definitivamente che orario farà nostro figlio”.
“Per la scuola dell’infanzia –conclude la Presidente dell’A.Ge Toscana- attenti a non farsi tentare dall’opzione 50 ore se il bambino si stanca facilmente e alle medie valutare bene prima di scegliere la seconda lingua comunitaria, soprattutto se il proprio figlio alle elementari faticava in inglese”.

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