Crisi economica: preoccupazione e mobilitazioni anche in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 ottobre 2008 21:15
Crisi economica: preoccupazione e mobilitazioni anche in Toscana

Firenze– Dopo il tonfo per Piazza Affari è corsa ai Bot: il Tesoro aumenta l'offerta, mentre Consob vieta la vendita di tutti i titoli allo scoperto. Per arginare la crisi dei mutui che ieri è ulteriormente peggiorata, il G7 ha disegnato un piano in 5 punti che per consentire alle banche l’accesso alla liquidità in modo da salvarle dal fallimento. La Confindustria rilancia l'allarme recessione anche per il 2009 e il presidente Emma Marcegaglia, da Assisi, tira fuori la stima del centro studi: "il Pil italiano del 2009 - dice - scenderà dello 0,5%".
Una troupe de “La vita in diretta”, la trasmissione televisiva di Rai Uno, sarà al centro commerciale “I Gigli” lunedì 13 ottobre alle 17 per documentare il primo giorno del concorso a premi “Il Guadagnone”: la giornalista Angela Caponnetto intervisterà il direttore del centro commerciale e i clienti che proveranno ad aggiudicarsi i premi particolari in palio.

Il concorso ha suscitato interesse nazionale perché il centro commerciale, vista la difficilissima congiuntura economica ed il momento sicuramente preoccupante per le finanze degli italiani, ha scelto di non puntare su premi, pur ambiti, come viaggi, televisori o beni comunque voluttuari ma di premiare i vincitori con generi di prima necessità.
Oggi manifestazione a Roma, contro il governo Berlusconi, indetta dai partiti della sinistra radicale. Si è trattato della prima uscita significativa dopo il crollo elettorale che li ha fatti sparire dal parlamento.

La città di Firenze ha risposto in maniera superiore ad ogni attesa all'appello per la partecipazione alla manifestazione: la presenza di fiorentini alla manifestazione nazionale è superiore alle 600 persone. Il dato sull'intera provincia è superiore ai 1.000 partecipanti.
Mobilitazione in tutta Italia per dire no ai provvedimenti e ai tagli del governo. Una bara nera, all'interno un necrologio: "Qui giace l'Universita' pubblica", ha aperto il lungo corto di studenti che ha attraversato ieri mattina il centro di Firenze, per la manifestazione indetta contri i tagli.

Nei giorni scorsi a proclamare lo stato di agitazione erano stati i ricercatori precari del Cnr di Firenze e Pisa. Per chiedere il ritiro del decreto Gelmini tutti a partecipare (portando volantini, cartelloni e striscioni) al corteo – fiaccolata di lunedì 13 ottobre, ore 21, da piazza SS Annunziata a Piazza della Signoria, contro l'introduzione del maestro unico, la riduzione degli orari, i tagli degli organici, per la difesa della scuola pubblica che i provvedimenti del governo vogliono distruggere, si fa sentire anche nella provincia di Firenze.
Nel decreto sanità appiono tagli alle scuole a causa dell'accorpamento degli istituti con meno di 50 alunni.

Penalizzati, a questo punto isole e comuni montani. Proprio quelli che la Gelmini aveva dichiarato di voler salvare. Pronta reazione da più parti. Ma il ministro Gelmini sostiene che sono solo bugie della sinistra. “Non ci sarà alcuna riduzione” ha dichiarato. La preoccupazione arriva dopo la lettura del decreto-legge 154 dal titolo "Disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali" che all'intero l’articolo 3 è dedicato alla riduzione delle istituzioni scolastiche sottodimensionate.

Per ridisegnare la mappa delle istituzioni scolastiche il decreto dà tempo alle Regioni fino al 30 novembre prossimo. Ma non solo. Le amministrazioni che dovessero risultare inadempienti, dopo appena 15 giorni, verranno "sollevate dall'incarico". La Gelmini però tranquillizza puntando l'indice contro l'opposizione che dice "bugie": "Non ci saranno la paventata chiusura di 4000 istituti, né il taglio degli insegnanti di sostegno, né l'attacco all'autonomia degli enti locali. Sono falsità che la sinistra tenta di usare per fare disinformazione".

“In tutto il territorio nazionale sono 4.200 i plessi con meno di 50 alunni. Rischiano di ritrovarsi senza scuola i bambini di tanti piccoli centri di montagna e delle piccole isole” dichiara Oreste Giurlani, presidente Uncem Toscana, che aggiunge :”basta con questo precariato della notizia. Il ministro si assuma la responsabilità di chiarire in maniera completa e certa la posizione rispetto ai piccoli comuni ed alle isole”.
Una seduta speciale del Consiglio regionale, dedicata alla crisi economica, delle borse e degli istituti bancari, si svolgerà martedì 11 novembre, quando si cercherà di individuare le possibili risposte e le proposte per superare la crisi in Toscana.

La mattina dell’11 novembre, a partire dalle ore 9.30, si svolgerà dunque una sessione ad hoc dell’Assemblea regionale, incentrata sul tema “Crisi economica e finanziaria: gli effetti e le proposte in Toscana”.
Si estende e diventa preoccupante il muro contro muro della Regione Toscana contro il Governo Berlusconi. La Giunta regionale toscana ricorrerà alla Corte Costituzionale contro il decreto sulla scuola. Ma c'è chi i problemi li addebita alla Regione: Appesi ad un filo, questo il titolo che hanno dato alla propria assemblea i lavoratori precari delle agenzie regionali.

Contestano radicalmente i provvedimenti di legge già approvati, decreto e ora legge Brunetta e legge finanziaria varata e in via di approvazione e hanno deciso di attuare un presidio sotto il consiglio regionale in Via Cavour martedì prossimo 14 ottobre, in concomitanza con la riunione della massima assemblea elettiva toscana.

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