Fusione Mediateca-Sistema Toscana: avviato iter in Consiglio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 maggio 2008 22:52
Fusione Mediateca-Sistema Toscana: avviato iter in Consiglio

Firenze− La fusione di Mediateca regionale con la Fondazione Sistema Toscana arriva in Consiglio regionale. Questa mattina ha preso il via la fase istruttoria delle commissioni Affari istituzionali e Cultura, presiedute da Ilio Pasqui (Pd) e Ambra Giorgi (Pd) con l’illustrazione della proposta di legge da parte del’assessore regionale Paolo Cocchi. Riorganizzazione funzionale della macchina organizzativa, accorpamento delle funzioni, semplificazione delle strutture, con una conseguente riduzione di costi.

È questo “il senso politico” dell’iniziativa della Giunta regionale, ha spiegato l’assessore. La storia più antica di Mediateca si unisce a quella più recente di Sistema Toscana, con lo scopo primario di “unire le forze, perché l’unione fa la forza” e con una “riduzione di costi per alcune decine di migliaia di euro”. “Mediateca, dopo il commissariamento del 2000, è ora ben diretta e funziona. Si occupa di tecnologie multimediali e di comunicazione, ha lo scopo di diffondere la cultura audiovisiva, cinematografica e multimediale, conserva e cataloga il materiale documentario che già esiste e ne produce di nuovo e dal 2006 si occupa inoltre di Toscana Film Commission, per favorire la produzione cinematografica”.

Sistema Toscana “è nata per realizzare un sistema integrato di comunicazione multimediale e per promuovere le specificità, l’identità e l’immagine della Toscana valorizzandole sul web, con la prospettiva di gestire il portale del turismo, finora affidato a Toscana Promozione”. La strada individuata per arrivare alla fusione è quella legislativa. “Abbiamo pensato ad una legge, un provvedimento cornice”. Sarà la Fondazione Sistema Toscana ad assorbire Mediateca. La fusione è promossa dalla Giunta e dalla Regione mentre l’avvio operativo, trattandosi di fondazioni di tipo privatistico, pur fondate entrambe dalla Regione, spetterà alle singole amministrazioni, che dovranno decidere la composizione del futuro Cda.

La finalità rimarrà pubblica e gli eventuali utili saranno reinvestiti. Il nuovo statuto dovrà poi essere approvato dal Consiglio regionale. I tempi, ha spiegato l’assessore, nelle intenzioni della Giunta dovranno essere rapidi, come già annunciato: “Entro la fine del 2008 vorremmo che la fusione fosse completata”.
Il lavoro passa ora alle commissioni consiliari, che si muoveranno a partire da alcune osservazioni mosse oggi dagli uffici legislativi del Consiglio regionale. (s.bar)

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