Industria edilizia in Toscana: il 2007 è stato l’anno nero

Redazione Nove da Firenze
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01 aprile 2008 15:20
Industria edilizia in Toscana: il 2007 è stato l’anno nero

FIRENZE, 1 aprile 2008– Mercato immobiliare in frenata e investimenti in opere pubbliche in caduta libera, che raggiungono i livelli più bassi dal 2002. Il 2007 per l’industria edilizia Toscana è stato un anno “nero” che dimostra l’inversione di un lungo ciclo di crescita. L’edilizia, la locomotiva del Pil regionale degli ultimi anni, si sta fermando. Il campanello di allarme arriva dai dati dell’Osservatorio Congiunturale Ance Toscana, presentati, oggi a Firenze, dal presidente di Ance Toscana, Stefano Varia.

Cresce il numero delle imprese in Toscana, anche per la regolarizzazione del sommerso: al dicembre 2007 si contavano 66.400 imprese registrate e 62.250 imprese attive (rispettivamente +3,6% e +3,9% rispetto al 2006). Ma l’incremento non si è tradotto in un incremento delle unità di lavoro occupate, che sono cresciute solo dello 0,2%. Il 2007 ha registrato negli appalti una diminuzione del numero dei bandi di gara e del loro valore: al netto dell’appalto dell’Alta Velocità per la Stazione di Firenze di 915 milioni di euro, il valore dei bandi di gara è sceso del 26% passando da 1.440 milioni di euro del 2006 a poco più di 1.000 milioni nel 2007, l’importo più basso a partire dal 2002.

Inoltre, sono spariti i grandi appalti – lo scorso anno non c’è stato alcun bando di importo superiore ai 50 milioni di euro – e sono mancati gli investimenti delle società a partecipazione pubblica (nell’importo il 2007 ha registrato un -90,7%) e delle società di servizi pubblici locali (-38,7% nel numero, -32% per importo). Qualche spiraglio di ripresa si registra in questi primi due mesi del 2008, sia nel numero dei bandi che degli importi, raddoppiati, rispetto ai primi due mesi del 2007.

Annunciata da tempo, nel 2007 è arrivata anche in Toscana la frenata del mercato immobiliare. Nel 2007, le transazioni residenziali si sono attestate poco al di sopra delle 28.000 unità riportando nel complesso un calo dell’1,1%. A livello provinciale, le riduzioni più pesanti si sono avute a Livorno (-11,9%), Massa Carrara (-5,9%) e Pistoia (-5,5%), Firenze e Prato sono risultate pressoché stabili, buoni risultati invece per Lucca (+6,1%) e Pisa (+5,5%). Nel non residenziale il calo è stato più generalizzato territorialmente e più sensibile, registrando nel complesso un -4,2%.

In crescita solo Livorno (+5,3%) e Massa Carrara (+6,3%), il dato peggiore Pistoia con -18,6%. Quanto ai dati sui finanziamenti all’edilizia, nel 2007 si registra un rallentamento della crescita degli investimenti in abitazioni (tuttavia la crescita si mantiene sostenuta con +14,4%), mentre recuperano, rispetto al 2006, gli investimenti non residenziali (+21%). Si sentono anche in Toscana i primi effetti della crisi del mercato dei mutui alle famiglie (i mutui concessi segnano un –3,3%) la conseguenza è che, mentre la crescita dei finanziamenti per investimenti si attesta al +13,2%, per il mercato immobiliare i finanziamenti erogati calano complessivamente dello 0,5%.

Con -13,2%, è Firenze - nei mutui per le abitazioni delle famiglie - a segnare il risultato regionale (-3,3%), mentre le altre province toscane tengono o hanno riduzioni limitate. Per la tipologia dei mutui richiesti nel 2007 la Toscana, però, si caratterizza rispetto ad altre regioni italiane (Emilia Romagna e Veneto) per una minore durata del mutuo (il 35% inferiore ai 20 anni) e per un importo più contenuto (144.005 l’importo medio in Toscana, 162.775 l’Emilia Romagna, 202.815 il Veneto) risultando così meno esposta alle tensioni dei mercati finanziari.

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