Osteoporosi: la classe medica non è preparata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2007 14:56
Osteoporosi: la classe medica non è preparata

“La classe medica è poco adeguata, non perché i medici italiani non siano bravi, bensì perché le scuole predisposte non preparano”. Con poche e secche parole la dottoressa Maria Luisa Brandi, presidente della Siommms e endocrinologa dell’università di Firenze, ha mostrato con efficacemente la tragicità della situazione italiana in tema di malattie del metabolismo osseo.
L’osteoporosi in particolare è una patologia molto diffusa che colpisce circa il 40% delle donne (con punte del 70% dopo i settanta anni) nonché, sorpresa, un uomo su tre.


Questa malattia finora giudicata peculiarmente femminile oggi infatti non risparmia nemmeno il sesso maschile, che, soprattutto a causa dell’invecchiamento, può subire molto facilmente fratture di frigilità in primis nella zona dell’anca.
I sintomi sono sempre gli stessi: riduzione della massa ossea e deterioramento della microarchittettura dell’osso con conseguente aumento della fragilità del nostro scheletro. I farmaci di ultima generazione stanno dando però risultanti confortanti arrivando addirittura a stimolare la ricostruzione dell’osso invece che inibirne la frantumazione.

Farmaci miracolosi quindi ma ovviamente d’elite.
“La ricerca ha fatto passi da giganti – ha continuato la Brandi - ma sono necessarie immediate e vaste campagne di informazione e prevenzione. La scienza può progredire quanto vuole, ma sarà impossibile trattare con i farmaci l’enorme numero di malati che si prospetta. Solo i ricchi potranno permetterseli. Correre ai ripari fin da subito è perciò un fatto di civiltà e di democrazia”.
Non poteva infatti mancare il lato economico della faccenda: in sintesi lo stato, passando già gli antibiotici, non ha i soldi per passare anche quei nuovi potentissimi medicinali, come il Paratormone, che arrivano a costare anche 600 euro al mese.


L’unica soluzione gratis alla portata di tutti rimane dunque la stessa di sempre: maggiore prevenzione attraverso l’assunzione di calcio e di vitamina D, regolare movimento fisico, esposizione ai raggi solari ma soprattutto informazione.
A tal scopo, la Siommms ha convocato oltre 1500 specialisti per il suo settimo Congresso Nazionale che si terrà dal 14 al 17 novembre presso il Palazzo dei Congressi. E’ inoltre a disposizione sul sito della Fondazione F.I.R.M.O. (www.fondazionefirmo.com) un questionario volta ad informare i cittadini sui reali fattori di rischio per la popolazione.



Virginia Friggeri

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