Acqua, De Girolamo (Cispel Toscana): “dobbiamo fare investimenti e non possiamo tollerare interventi legislativi contraddittori da parte del Governo”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 giugno 2007 13:49
Acqua, De Girolamo (Cispel Toscana): “dobbiamo fare investimenti e non possiamo tollerare interventi legislativi contraddittori da parte del Governo”

Firenze, 7 giugno ’07. “In Italia si discute molto sull’acqua: c’è chi paventa la privatizzazione della risorsa che è e resterà pubblica e chi, invece, vorrebbe introdurre la concorrenza in un settore di monopolio naturale. Sono in realtà discussioni ideologiche ed inutili. Mentre le aziende idriche in Italia affrontano quotidianamente lo sforzo di Piani di investimento enormi tesi a raggiungere gli obiettivi della Direttiva Quadro in un Paese con una infrastruttura idrica vecchia, il Governo discute, senza peraltro concludere molto, di cose astratte.

Se fosse pubblica anche la gestione del servizio si scaricherebbero interamente sulle spalle di azionisti pubblici il costo finanziario di investimenti enormi. E per quanto riguarda la concorrenza una gara ogni trent’anni certo non basterà a introdurla nel servizio idrico, anzi costringerà le autorità ad inutili spese e moltiplicherà il contenzioso. In nessuna grande città d’Europa è stata assegnata la gestione del servizio idrico con gara, probabilmente non è un caso.” Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Toscana, nel suo intervento introduttivo a H2O, la conferenza europea sull’acqua, ha fornito interessanti spunti e ha tracciato un bilancio sulla gestione del servizio idrico integrato in Toscana.

“Abbiamo qui una corretta politica dei servizi idrici e siamo una delle Regioni più avanzate nel processo di riforma che ha interessato l’Italia negli ultimi 13 anni. Funzionano regolarmente 6 Autorità di ambito che hanno sostituito 287 comuni nella programmazione e regolazione dei servizi idrici. Operano regolarmente 7 imprese di gestione del servizio idrico integrato, che hanno sostituito in pochi anni oltre 200 operatori locali e sono in corso ipotesi di concentrazione che potrebbero ridurre ulteriormente questo numero.

E’ stato avviato un Piano di investimenti enorme, sostenuto dal nuovo sistema tariffario, dalla capacità finanziaria delle imprese e in parte dal sostegno pubblico.” “Abbiamo bisogno di un quadro legale e normativo stabile e certo – ha concluso De Girolamo – e dobbiamo risolvere anche il problema finanziario legato al fatto che le politiche ambientali europee hanno giustamente innalzato gli standard ambientali e di qualità di questo servizio e che le alterazioni climatiche porranno nuovi problemi di approvvigionamento.”

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