Le code sulla Fi-Pi-Li spingono ad accelerare le altre opere viarie
Domani inaugurazione della variante del Brollo - Poggio alla Croce

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2007 15:02
Le code sulla Fi-Pi-Li spingono ad accelerare le altre opere viarie<BR>Domani inaugurazione della variante del Brollo - Poggio alla Croce

Il vice Presidente della Provincia Andrea Barducci, rispondendo ad una domanda d’attualità di Federico Tondi (Udc) ha fatto, in Consiglio provinciale, il quadro dei lavori che in questo momento interessano la Firenze Pisa Livorno. In Provincia di Firenze, per il lotto 1, cantiere Lastra a Signa–Ginestra Fiorentina, si prevedono lavori fino al 15 maggio dal chilometro 11 e 500 al chilometro 13 e 500, chiusura delle corsie di sorpasso in entrambe le carreggiate per lavori di adeguamento delle barriere spartitraffico alle normative di sicurezza.

Per il lotto 3, cantiere Empoli est–Empoli ovest, lavori fino al 25 maggio dal chilometro 22 e 100 al chilometro 24 e 380 nella carreggiata in direzione mare, per ricostruzione delle opere di regimazione idraulica, predisposizione della fibra ottica, consolidamento del sottofondo stradale e rifacimento totale della pavimentazione stradale con manto di usura drenante e fonoassorbente. In Provincia di Pisa, lavori dal chilometro 39 al chilometro 49, interventi di adeguamento delle barriere di ritenuta laterale; cantiere adeguamento allo svincolo di San Miniato; cantiere alla biforcazione Pisa–Livorno; cantiere all’adeguamento dello svincolo di Navacchio, con realizzazione di una rotatoria con la strada provinciale 24.

La realizzazione di questi lavori – ha aggiunto Barducci – non può avvenire senza arrecare disagi all’utenza. Il monitoraggio delle code, effettuato dopo l’attivazione del primo cantiere sul lotto 1, ha evidenziato una situazione non particolarmente preoccupante. Si ha la formazione di una coda con lunghezza massima di 6 chilometri, che si verifica nelle ore di punta, orientativamente tra le 7.30 e le 8.30 la mattina, e tra le 17 e le 18 nel pomeriggio, per percorrere la quale occorrono 25–30 minuti.

Negli altri orari la coda è di lunghezza molto inferiore”.
Risposta immediata del consigliere dell’Udc Federico Tondi: “Ha ragione il vice Presidente Barducci che la situazione non è particolarmente preoccupante, è drammatica. Con l’avvicinarsi dell’estate, infatti, la situazione rischia un vero e proprio collasso. Chiunque, quotidianamente, è costretto a percorrere questo vero e proprio girone dantesco sa bene che la situazione è molto peggiore rispetto a quella rilevata dalla Provincia, non con delle verifiche su campo ma tramite l’elaborazione di appositi modelli.

E’ chiaro che nel momento in cui ci sono da fare delle opere, dei lavori importanti per migliorare la situazione della superstrada, i disagi siano assolutamente inevitabili. Nessuno pretende che i lavori vengano fatti e che si continui a camminare come prima, siamo persone di buon senso – aggiunge Tondi – però richiederò agli uffici il contratto d’appalto per appurare, con l’impresa che ha vinto, se i lavori vengono fatti secondo quanto prescritto. Passandoci spesso, verifico che sono sempre due, massimo tre persone, a lavorare sul cantiere.

Inoltre, il sabato e la domenica i cantieri sono chiusi. Credo che con tutti gli strumenti che ci sono a disposizione per la flessibilità del lavoro mi pare inopportuno far vedere i cantieri deserti ai cittadini che il sabato e la domenica transitano sulla Fi-Pi-Li. Infine una annotazione sullo svincolo di Empoli Santa Maria che io chiamo lo svincolo Coop: avere un centro commerciale in quella posizione attira nuovo traffico. Non possiamo non parlare di disorganizzazione. Le risposte date dall’assessore Barducci non sono la fine della vicenda Fi-Pi-Li sono solamente l’inizio finché non riusciremo a migliorare la situazione su questa arteria”.
Il vice presidente Andrea Barducci ha risposto, in Consiglio provinciale a tre domande d’attualità (di Rifondazione Comunista, di Londi de La Margherita e di Lensi e Comucci di Forza Italia) sui tempi di realizzazione della strada provinciale 12 di Val di Pesa, variante all’abitato di San Vincenzo a Torri nel Comune di Scandicci.

“Il progetto preliminare dell’opera è stato approvato dalla Giunta provinciale il 7 marzo 2005. Nel corso della conferenza dei servizi a seguito dei pareri espressi da Urtat (Uffici regionali tutela acqua e territorio) e dall’autorità di bacino del fiume Arno fu ritenuto indispensabile procedere alla progettazione e alla conseguente realizzazione congiunta della strada e della cassa di espansione del territorio Pesa, in quanto le due opere insistevano sullo stesso territorio. Per tale motivo, a seguito di numerosi incontri con il consorzio di bonifica del Chianti, il progetto dell’infrastruttura stradale è stato modificato e reso conforme alle esigenze indotte dalla progettazione della cassa.

Realizzando congiuntamente le due opere, si può ottenere anche un notevole risparmio di risorse in quanto è possibile prevedere che le terre provenienti dalla riprofilatura del piano di campagna, necessaria per la realizzazione della cassa, possano essere utilizzate per la formazione del rilevato stradale. La progettazione definitiva della variante stradale dovrà svolgersi congiuntamente alla progettazione definitiva della cassa di espansione. Dai contatti avuti con il consorzio di bonifica appare prevedibile che si possa giungere all’approvazione del progetto definitivo, di entrambe le opere, nel corso del corrente anno.

Conseguentemente si potrò procedere alla redazione del progetto esecutivo e all’appalto nel corso del 2008”. Per Londi: “Su questa importante struttura si denota un notevole ingorgo tecnico/burocratico. Questa vicenda si trascina ormai da 5 anni. L’opera si rende oltremodo necessaria specialmente dopo le varianti sulla Provinciale 12 di Ginestra del 2004 e Montelupo Fiorentino del 2005. le condizioni attuali della strada che attraversa l’abitato di San Vincenzo a Torri sono insostenibili sia per le dimensioni dell’arteria, sia per il notevole aumento di traffico.

Vi sono problemi di sicurezza e vivibilità per i residenti. Nel contempo apprendiamo, con favore, che, contestualmente, sarà realizzata anche la cassa di espansione sul torrente Pesa, per la sicurezza idraulica di San Vincenzo a Torri, Ginestra Fiorentina e Montelupo Fiorentino. L’auspicio è che la tempistica annunciata dall’assessore Barducci venga rispettata ma non possiamo abusare della pazienza dei cittadini di San Vincenzo a Torri. Per Lensi: “Quest’opera è attesa da anni e la risposta dell’assessore Barducci non ci fa altro che individuare un po’ di confusione amministrativa.

E spiego il perché: fino a pochissimi mesi fa di congiungere la cassa di espansione insieme al bypass non se ne parlava. Tutto a un tratto si decide che è giusto mettere insieme quelle due opere. Ma perché ce ne accorgiamo a febbraio? Quando i cittadini di San Vincenzo a Torri sono anni che aspettano il bypass che per loro è un bypass importante proprio in termini di sicurezza. Una decisione strana che conferma un’Amministrazione un po’ alla carlona che per anni è andata avanti con il progetto del bypass, poi si sveglia il Consorzio di bonifica e presenta il progetto di una cassa di espansione.

Tra sei mesi presenteremo un’interrogazione scritta per sapere l’andamento del progetto esecutivo e se la conferenza dei servizi è stata attivata perché speriamo che veramente, entro il 2008, sia tutto finito per i cittadini di San Vincenzo a Torri”. Infine Targetti: “Non siamo contrari alla realizzazione di questa variante, ma è nostro interesse superare le varie problematiche che ci sono intorno a questo problema”.
Il vice Presidente della Provincia Barducci ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Sottani (DS) e Giunti (La Margherita) sulla situazione della strada statale 67.

“La Provincia di Firenze ha redatto il progetto preliminare dell’intero tracciato San Francesco–Dicomano ed ha redatto la documentazione necessaria per l’attivazione della procedura di verifica della Valutazione di Impatto Ambientale. Ad oggi è stata espletata la procedura di VIA, con una serie di osservazioni da parte dei vari enti interessati tra i quali l’autorità di bacino del fiume Arno e posso dire che, al momento, i progettisti stanno esaminando le osservazioni pervenute – ha aggiunto Barducci – e che in buona parte comportano degli approfondimenti di natura tecnica.

Le osservazioni sono importanti e anche impegnative e ovviamente importante e impegnativa è la risposta che dovremo dare a questo genere di osservazioni. Stiamo lavorando affinché sia possibile, dal punto di vista tecnico e progettuale, ricomporre un quadro condiviso, che dovremo poi verificare con gli Enti locali interessati, per condividere un percorso tecnico che non prescinda dal parere e dalle esigenze soprattutto delle comunità locali”. Sottani ha ribattuto che: “C’è stato un notevole allarme riguardo alla situazione progettuale in conseguenza delle osservazioni pervenute da alcuni enti e particolarmente dall’autorità di bacino.

E’ necessario mantenere il livello più alto di attenzione e di lavoro attento e congiunto con tutti gli enti che sono coinvolti. Il territorio della Val di Sieve è protagonista di una serie di interventi che ne fanno una zona cruciale nella gestione e nella risoluzione di alcuni problemi a carattere generale, per esempio il termovalorizzatore. D’altra parte è un territorio così importante al quale si chiede così tanto ed è anche necessario dare risposte certe ed adeguate ad un problema che va ad impattare fortissimamente sulla qualità della vita e la possibilità di sviluppo di quelle aree.

Desideriamo che ci si sia una corretta informazione per arrivare, nel più rapido tempo possibile, ad avere un progetto per la realizzazione di quest’opera”.
Sarà aperta al transito dal pomeriggio di domani, mercoledì 18 aprile 2007, la variante, in località di Case Collina (nel Comune di Greve in Chianti), alla Strada provinciale del Brollo-Poggio alla Croce. La Sp 56 collega Figline Valdarno con Grassina attraversando la frazione di San Polo, nel Comune di Greve in Chianti e rappresenta una valida alternativa alla Strada regionale 222 come asse di penetrazione verso Firenze.

“Il territorio attraversato da questa arteria – spiega il Vicepresidente della Provincia e assessore alle Infrastrutture Andrea Barducci - è il classico paesaggio del Chianti e quindi di notevole interesse ambientale e paesaggistico. Per questo motivo nella progettazione dell’intervento si è dato rilievo agli aspetti paesaggistici privilegiando la realizzazione di tratto in rilevato piuttosto che alla costruzione di opere d’arte di notevole impatto visivo ed ambientale”. Il nuovo tracciato stradale è di circa 200 metri e serve ad eliminare una strettoia particolarmente critica e priva di visibilità che è stata all’origine di numerosi incidenti stradali nel corso degli anni.

Il progetto della variante era strettamente collegato con un tratto in adeguamento della Sp 56 in prossimità dell’abitato di San Polo in Chianti (intervento terminato nel 2005) dal quale appunto provengono le terre impiegate per la costruzione del rilevato stradale. Infatti, il tracciato che si sviluppa con un’ampia curva a valle dell’insediamento di “Case Collina”, è costruito interamente in rilevato con la presenza al piede della scarpata di valle di un muretto in calcestruzzo di dimensioni ridotte.

La sezione stradale realizzata è composta da due corsie delle dimensioni di 3,50 metri e banchine carrabili di 1,25 metri. La parte a monte è delimitata da un cordolo e zanella, mentre a valle è presente sulla banchina in terra, una barriera di sicurezza. I lavori sono stati realizzati in una prima fase (cioè fino alla costruzione del muro di sottoscarpa e di parte del sovrastante rilevato) in economia diretta con personale dipendente dell’Amministrazione Provinciale. Per le restanti opere, invece, si è dovuto ricorrere all’ausilio di imprese esterne.

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