Pronto soccorso del CTO: intervento di Forza Italia ed Alleanza Nazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 febbraio 2007 16:48
Pronto soccorso del CTO: intervento di Forza Italia ed Alleanza Nazionale

«Non è sufficiente chiudere per garantire un servizio migliore». Così i consiglieri Gabriele Toccafondi, Massimo Pieri (Forza Italia) e Stefano Alessandri (Alleanza Nazionale) commentano le dichiarazioni del neodirettore sanitario di Careggi a proposito della chiusura del pronto soccorso del centro traumatologico ortopedico (CTO). «In una intervista - hanno aggiunto i tre consiglieri del centrodestra - è stato categorico: "è assolutamente ridicolo che un solo ospedale, Careggi, gestisca due pronti soccorso".

Prima di chiudere vorremmo sapere come verranno accolte quelle circa 50mila persone che ogni anno si rivolgono al pronto soccorso del Cto. Non sempre chiudere vuol dire eliminare sprechi o doppioni. Siamo certi che molte delle 50mila richieste possono essere eliminate o ridotte poichè circa la metà sono codici bianchi o azzurri ovvero di lieve entità. Ma per ridurle non è possibile partire dalla chiusura del pronto soccorso Dove si rivolgeranno quelle 50mila persone? Sicuramente al pronto soccorso di Careggi, che già adesso in molti giorni rischia il collasso».

«Se si vuole affrontare il problema - hanno proseguito Toccafondi, Pieri e Alessandri - sarà forse necessario partire dal chiedersi perchè circa la metà delle richieste di visita al pronto soccorso del Cto siano di lieve entità. Basterebbe una vera sinergia con i medici di base o dei centri di primo intervento per affrontare questi casi e, quindi, per ridurli sensibilmente. Pensare che il solo pronto soccorso di Careggi possa garantire il servizio agli attuali utenti più ad altri 50mila è difficile.

Lo stesso neodirettore sanitario, parlando del policlinico di Careggi, lo ricorda come non solo il più grande della Toscana o dell'Italia ma d'Europa. Bene, gli chiediamo allora se il pronto soccorso che noi abbiamo visitato tante volte constatandone anche i tempi di attesa, è proporzionato rispetto all'ospedale più grande d'Europa». (mr)

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