Inceneritore nella Piana Fiorentina: il WWF continua la sua battaglia per fermare il progetto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 gennaio 2007 14:29
Inceneritore nella Piana Fiorentina: il WWF continua la sua battaglia per fermare il progetto

Firenze, 24 gennaio 2007- Per l’Associazione si tratta di una scelta sbagliata e gravissima sia sul piano sanitario che su quello ambientale e della politica dei rifiuti. Inoltre tutta la procedura che ha portato alla localizzazione e approvazione dell’impianto risulta viziata da importanti carenze e inadeguatezze che la rendono per il WWF illegittima da un punto di vista giuridico. E’ per questo che l’Associazione si è rivolta al Tribunale Amministrativo Regionale, impugnando le delibere della Provincia di Firenze e della Regione Toscana pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana del 31 ottobre 2006.

Con questo ricorso il WWF chiede il rispetto delle norme vigenti a difesa della salute dei cittadini e dell’ambiente della Piana.
Politici e Amministratori locali continuano a lanciarsi in affermazioni sulla sicurezza degli attuali impianti di incenerimento dei rifiuti dal punto di vista della salute pubblica. Per il WWF si tratta però di affermazioni strumentali e assolutamente non suffragate dai dati reali.
Sono infatti ben noti ed innegabili i limiti dei sistemi di filtraggio e controllo, sia pur di ultimissima generazione.
Si sa bene per esempio come le polveri sottili e ultrasottili siano un problema assolutamente non risolto nelle emissioni degli inceneritori.

E accanto a queste vi sono diossine, policlorobifenili, policloruri di naftaline, clorobenzeni, idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti, anidride solforosa, biossido di azoto, ecc..

Un NO per l’AMBIENTE
La Piana Fiorentina ha subito negli ultimi decenni una trasformazione radicale con una infrastrutturazione e urbanizzazione pesantissima.
Si tratta quindi di una zona già soggetta a grave inquinamento chimico a carico di acqua, aria e suolo nonché a stravolgimento del suo assetto ambientale e storico.
E’ l’ora di smettere di considerare quest’area come un recipiente dove buttare tutto ciò che altrove risulta scomodo o inviso.

E’ l’ora di pensare al recupero ambientale e sociale di quest’area.

Un NO per la GESTIONE DEL PROBLEMA RIFIUTI
Molti pensano che gli inceneritori siano la scelta più semplice ed efficace per gestire il problema rifiuti: si bruciano e il problema non c’è più.
Ma davvero il problema non c’è più?
In realtà la materia bruciata cambia forma ma non scompare. Le sostanze bruciate finiscono in diversa misura nei gas emessi dalla combustione e nelle ceneri e scorie prodotte.

Inoltre gli inceneritori, una volta costruiti necessitano per il loro funzionamento di enormi quantità di rifiuti, possibilmente con buone ‘qualità’ di combustibilità come plastiche e simili, e questo fa sì che il processo di incenerimento diventi un disincentivo e un ostacolo per poter attivare e promuovere davvero quelle politiche di riduzione nella produzione del rifiuto e di riuso e riciclo, che sono le sole vere azioni che possono aiutarci ad uscire dalla sempre più grave emergenza rifiuti.
E’ per questo che il WWF chiede a politici e amministratori di tornare sulle loro decisioni e chiede al TAR di intervenire per far rispettare le norme vigenti e fermare quindi un progetto dannoso, illogico e per vari aspetti illegittimo.

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