L’Amministratore di sostegno: più diritti per chi perde autonomia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2006 13:14
L’Amministratore di sostegno: più diritti per chi perde autonomia

Sono aperte le iscrizioni per partecipare al 2° Corso di Formazione per Amministratore di Sostegno che si svolgerà a Firenze da maggio a ottobre 2006.

La riforma del Codice Civile (Legge 6/2004) che ha introdotto la nuova figura è una importante novità sul piano giuridico e sociale; permette infatti ai cittadini con disabilità e alle loro famiglie di poter usufruire di una nuova possibilità lasciandosi alle spalle il mortificante istituto dell’interdizione e dell’inabilitazione.

Disciplina vecchia di due secoli che prevedeva che all’interdetto venisse impedito di sposarsi, fare testamento, riconoscere un proprio figlio naturale o ottenere un pubblico impiego.

Adesso il giudice tutelare potrà provvedere a nominare qualcuno della famiglia, del volontariato, degli amici quale amministratore di sostegno della persona in difficoltà indicando quali operazioni potranno essere compiute in nome e per conto dell’interessato e precisando date di inizio e di fine dell’incarico.

Una rivoluzione culturale e sociale prima di tutto se consideriamo che i disabili psichici viventi in Italia sono circa 700.000 mila e la maggior parte di loro non versa in quella “condizione di abituale infermità di mente” continuativa e grave al punto tale da prevedere misure totalizzanti e sproporzionate come il regime dell’interdizione.



Il corso, organizzato da Cesvot e Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia e cofinanziato dal fondo Sociale Europeo e dalla Provincia di Firenze ha l’obiettivo di preparare tutti coloro che sono interessati a svolgere questo ruolo e sarà articolato in tre moduli formativi: giuridico-legislativo; socio-sanitario e economico patrimoniale.

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