Wyxmer: un ritorno discografico in grande stile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 marzo 2006 12:00
Wyxmer: un ritorno discografico in grande stile

Le storie dei gruppi rock sono spesso strane e segnate da eventi che, in qualche modo, lasciano un segno. La storia dei fiorentinissimi Wyxmer è una di quelle. La band nacque alla fine degli anni ottanta dall'incontro del vocalist Astor Pride con il bassista Brian Stone e col batterista Glenn Tower, in un clima molto favorevole all'esplosione dell'ambiente rock underground. Lo stile del gruppo, al quale si aggiunsero in breve tempo il chitarrista Steven D'Ario e il tastierista Eros Fromm, si assestò ben presto tra Black Sabbath, High Tide e un personalissimo rock progressivo sinfonico, venato di metallo e di romanticismo.

Nel 1991 il gruppo autoprodusse il primo ep (in vinile trasparente, per la gioia dei fan), intitolato "The Syre of", con una copertina meravigliosa e soprattutto dal sound assolutamente personale, riconoscibile immediatamente dalla splendida voce baritonale di Pride e dalle superbe melodie dei musicisti, sempre a metà tra hard rock immediato e complessi passaggi armonici. La tiratura del vinile fu di quattrocento copie, divenute fin da subito oggetto di collezionismo. Poco tempo dopo il gruppo ebbe uno split che non permise più nessuna produzione discografica,almeno sino ad oggi, nonostante la nascita di un gruppo parallelo prettamente strumentale: i Dissilio.

Nemmeno il progetto Dissilio ebbe fortuna (da ricordare comunque una collaborazione con Steve Sylvester dei Death SS) e si fermò definitivamente nel 1995. Tuttavia il sottobosco degli appassionati di rock non ha mai smesso da allora di apprezzare il lavoro della band, e ha sempre sperato di poter un giorno rivedere suonare dal vivo il gruppo. Nel frattempo qualche copia dell'ep degli Wyxmer è addirittura arrivato su Ebay, dove ha raggiunto cifre da capogiro, impensabili per un gruppo così "sotterraneo".

Evidentemente la qualità del prodotto ha reso possibile tutto questo. Nel 2004, dopo tredici anni dallo split, è tornata agli Wyxmer la possibilità di tornare a suonare. Questo grazie alla casa discografica Black Widow di Genova, che, in modo fortuito riesce a scovare una delle quattrocento copie del disco d'esordio. I proprietari dell'etichetta rimangono stupiti dalle potenzialità del gruppo, e riescono a contattare un membro della band. Il resto è storia di oggi. Con un contratto in mano, gli Wyxmer si rimettono a provare il vecchio repertorio (comprendente anche i brani dei Dissilio) in modo da "ri-registrare" il vecchio ep e in contemporanea registrare degli ottimi inediti dell'epoca. Nel 2005 esce quindi per la Black Widow il primo full-lenght album del gruppo: "Feudal Throne" (a quattordici anni dal debutto!) che comprende, oltre alle nuove versioni dei brani del 1991, anche pezzi inediti e dei Dissilio, nonché una stupenda cover di un brano degli High Tide.

Il dischetto suona pulito, senza pecche di produzione, e riesce finalmente a far apprezzare la pulizia tecnica, strumentale e vocale degli Wyxmer. Cosa che "The Syre of" non era riuscito a fare, a causa di una produzione troppo limitata. La presentazione del disco avviene con un concerto del gruppo (il primo dal 1991!) allo "Scusa Mario" di Firenze nel luglio del 2005, davanti a un pubblico entusiasta che aspettava questo avvenimento da anni. Un'ora e un quarto sull'onda della nostalgia e della grande musica. Da allora la band ha suonato in giro per l'Italia per promuovere il disco (l'ultima data è stata al festival "Metal Legion 2005" di Vicenza) e nel frattempo sta preparando dei nuovi brani per la prossima uscita discografica.

L'unica cosa che si augurano i fan del gruppo è di non dover aspettare altri quattordici anni per poterlo ascoltare! Marco Lastri

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