Il convegno è alla terza edizione, dalla prima edizione del 2003 (marzo) è nata una raccolta di firme per la difesa del tempo pieno che ha raggiunto la quota di 135.000 firme e che è stata consegnata alle commissioni parlamentari. Il governo, nonostante tutto, ha voluto abrogare il modello di scuola a tempo pieno anche se, di fatto, le scuole reali continuano ad esistere pur svilite in alcune caratteristiche (perdita compresenze, spezzettamenti e riduzioni orarie, ...). Dal convegno partì anche la grande rivolta di genitori e insegnanti che tra il 2003 e il 2004 lanciò l'opposizione alla riforma Moratti in generale, caratterizzata da genitori e bambini in piazza e da mille iniziative nelle scuole (occupazioni-feste, passeggiate sulle striscie pedonali, striscioni, bandiere, resistenza nelle scuole).
Il convegno di quest'anno si muove in due direzioni. Da una parte vuole lanciare un chiaro messaggio a tutte le forze politiche, sociali, sindacali e associative che osteggiano la riforma Moratti perché un eventuale nuovo governo non potrà non dare sacrosante risposte a genitori e insegnanti: pretendiamo che si torni a legittimare istituzionalmente il modello a tempo pieno assicutrando l'apertura di nuove classi ogni volta che genitori e insgnanti lo richiedano. Dall'altra si vuole tornare a riflettere sulla realtà del modello attuale, tra sofferenze causate dalla riforma, sperimentazioni didattiche, successi e difficoltà, modelli e stili di applicazione diversi.
Queste due strade sono condotte a stretto contatto, perché è opinione dei componenti del CoordTempoPieno che non possano essere perseguite in maniera distinta. Per questo con noi a riflettere saranno uomini e donne di cultura e pedagogisti come Franco Frabboni, Enzo Mazzi, Edoardo Martinelli, Sonia Bortolotti, dirigenti scolastici come Renata Puleo, insegnanti come Piero Castello, Silvana Vacirca...
