Al Puccini da giovedì Giulio Scarpati e Lorenza Indovina in “Una storia d’amore"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 novembre 2005 15:55
Al  Puccini   da  giovedì   Giulio  Scarpati  e  Lorenza   Indovina  in “Una  storia  d’amore

Anton Checov,"lo scrittore", e Olga Knipper, "l'attrice", si sono scambiati 400 lettere, durante i loro "sei brevi anni d'amore". Da questo epistolario appassionato, ironico, poetico e commovente, ricostruiamo, in presa diretta, la loro storia intima, dal primo incontro, l'amicizia, la relazione clandestina, il matrimonio, fino alla morte di lui, annunciata ma repentina. E poi, il Teatro, terzo grande protagonista della pièce, la grande passione che li unisce ma nello stesso tempo li divide. Assistiamo, attraverso le lettere, alla genesi di "Zio Vania", "Le tre sorelle", "Il Giardino dei Ciliegi".

A sprazzi ,vediamo nascere nel "pigro" Anton l'idea della commedia, prendere ispirazione da fatti concreti, nutrirsi di frammenti rubati alla realtà, svilupparsi e intersecarsi con la vita dei due amanti, fino a diventare creatura compiuta, passare dalle mani di lui a quelle di lei, per poi continuare a vivere sul palcoscenico. Nelle lettere che Olga scrive dalla tournée, ad un Anton costretto dalla tisi a lunghi soggiorni in campagna, in paesi caldi, o in sanatorio, sentiamo gli echi dello spettacolo, dei successi e degli insuccessi, della vita di compagnia, dei fermenti del grande teatro russo di Stanislavskij.

Sullo sfondo della storia d'amore, vissuta per lo più a distanza, a rincorrersi, inseguirsi, desiderarsi, raggiungersi, separarsi, il passaggio del nuovo secolo, pieno di aspettative e inquietudini. Il ritratto dei due artisti che emerge dal discorso amoroso, è estremamente umano, quotidiano, carnale; li sentiamo vicini, fragili, infantili, nelle loro paure, angosce, gelosie; quando, come tutti gli innamorati, scherzano, si provocano, dubitano l'uno dell'altro, o si prendono in giro, con leggerezza e ironia; ma il discorso, a tratti, si fa invece più profondo, malinconico, poetico, doloroso, specchio di una condizione esistenziale di nostalgia, di fuga da un destino di morte, di bisogno d'amore, di rincorsa perenne, irraggiungibile, della felicità.

Che, come dice Checov, non esiste. "La possiamo solo aspettare, sognare, desiderare…" . La replica di domenica 4 dicembre ore 16.45 è stata annullata per sopraggiunti impegni televisivi di Giulio Scarpati. I settore: intero € 18,00 + prevendita II settore: intero € 16,00 + prevendita Prevendite presso la cassa del Teatro Puccini dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19 e presso tutti i punti del circuito regionale del Box Office (www.boxoffice.it). INFORMAZIONI: 055.362067 – 055.210804 Teatro Puccini – via delle Cascine n° 41, 50144 Firenze

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