Delegazione della Costa d'Avorio in Consiglio Regionale

Redazione Nove da Firenze
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21 ottobre 2005 16:56
Delegazione della Costa d'Avorio in Consiglio Regionale

“Siamo interessati ad intraprendere una collaborazione istituzionale che coinvolga anche la Giunta regionale e l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ed iniziative concrete per lo sviluppo della cooperazione decentrata con la Costa D’Avorio”. Con queste parole Luca Ciabatti, segretario questore dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, ha accolto la delegazione della Costa D’Avorio, guidata da François Albert Amichia, sindaco di Treichville (Abidjan) e presidente dell’Associazione dei Comuni della Costa D’Avorio.

Amichia ha parlato della difficile e delicata situazione sociale della Costa D’Avorio, oppressa da conflitti e da povertà. “Per noi –ha aggiunto Amichia- i progetti di cooperazione decentrata vanno visti in termini di solidarietà e per uscire da crisi sociale e politica”. All’incontro hanno partecipato Luigi Tessiore, consigliere in strategie di decentramento e sviluppo locale per l’Africa Centrale e dell’Ovest; Claudio Caldarone, direttore dell’ufficio della Costa d’Avorio di UNDP; Enrico Cecchetti, responsabile del progetto per la nascita dell’osservatorio sull’Africa e Stefano Fusi, sindaco di Tavarnelle Val di Pesa, in rappresentanza dell’ANCI.

“E’ importante –ha detto Claudio Caldarone- restare sul territorio ed intervenire in accordo con le autonomie locali per promuovere progetti di sviluppo, di sicurezza e attività generatrici di reddito”. Sulla stessa linea Tessitore: “Bisogna stimolare l’interesse locale dei paesi africani e aiutarli a sviluppare le capacità locali per produrre e sfruttare le loro risorse minerarie e naturali come diamanti o petrolio”. Stefano Fusi ha parlato dei numerosi progetti toscani in Africa che riguardano problematiche fondamentali come l’accesso all’acqua, all’istruzione, la sanità.

Fusi ha sottolineato l’interesse per progetti che si occupano di cooperazione decentrata. Cecchetti ha, infine, concluso l’incontro sottolineando la necessità di trovare partner italiani, europei, toscani e africani per collaborare a progetti di cooperazione decentrata “come contributo allo sviluppo per una coesistenza pacifica”.(mr)

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