Crisi industriale: forti preoccupazioni nella piana fiorentina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2005 14:43
Crisi industriale: forti preoccupazioni nella piana fiorentina

Le lavoratrici ed i lavoratori della Eli Lilly di Sesto Fiorentino sono seriamente preoccupati per il mancato avvio dei progetti di investimento per oltre 250 milioni di euro, annunciati già due anni fa con grande spiegamento di mezzi, alla presenza dell’allora ministro Gerolamo Sirchia, e quando ancora il 9 settembre 2005 gli stessi organi di stampa riportavano il “via libera” della sede centrale di Indianapolis agli investimenti. Ciò va a aggiungersi al deterioramento delle relazioni sindacali interne all’azienda, con pesanti intimidazioni ai rappresentanti sindacali per non aver siglato un accordo – presentato a sole 48 ore dalla scadenza dei termini –, considerando il fatto che la Lilly (multinazionale americana) non riconosce le organizzazioni sindacali in completo dispregio della Legge 300.

E' stata richiesta la messa in mobilità di 33 lavoratrici e lavoratori della Manetti & Roberts di Calenzano.
I dipendenti di questa azienda sono da tempo preoccupati per una possibile riduzione degli organici, ma nessuna assicurazione di mantenimento dei livelli occupazionali è stata fornita dalla direzione aziendale.

All'Informa New s.r.l.

di Campi Bisenzio sono stati messi in mobilità 41 lavoratori.
I lavoratori e le OO.SS. si apprestano ad attivare tute le forme possibili di tutela dei 41 lavoratori, considerando che nel territorio della Piana fiorentina (Calenzano, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino) dall’inizio dell’anno sono stati persi oltre 270 posti di lavoro nel solo settore metalmeccanico.

I lavoratori della Richard Ginori di Sesto Fiorentino stanno vivendo tuttora nell’incertezza delle sorti dell’azienda, dato che alla scadenza di settembre non è stato ancora presentato dalla direzione aziendale il nuovo piano industriale, preliminare al rilancio della storica industria.

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