Martini: "La nostra economia può sopravvivere solo investendo in ricerca"

Redazione Nove da Firenze
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05 ottobre 2005 13:38
Martini:

5 ottobre 2005- I problemi dell'Università e i continui tagli alla formazione e all'istruzione sono stati al centro dell'incontro che si è tenuto ieri, martedì 4 ottobre presso l'Aula Magna del rettorato dell'Università degli Studi di Siena. All'iniziativa, organizzata dai Democratici di Sinistra e dalla Sinistra Giovanile e coordinata dal giornalista Augusto Mattioli, hanno partecipato Franco Ceccuzzi, segretario provinciale dei Ds di Siena; Claudio Martini, presidente della Regione Toscana e Donato Montibello, segretario della Sinistra Giovanile di Siena.



Claudio Martini ha iniziato il suo intervento parlando di investimenti e dell'importanza che ha la ricerca per lo sviluppo e per la sopravvivenza del nostro sistema economico. "La Regione – ha affermato Claudio Martini – non ha competenze particolari in materia di università e quindi può intervenire solo per quanto riguarda, ad esempio l'attuazione di forme di collaborazione tra atenei ed aziende oppure per la nascita di poli tecnologici come è accaduto a Firenze, Pisa e Siena.

La maggior parte dei progetti di sviluppo e ricerca vedono come protagonisti la Regione e le Università. In Toscana, a differenza di altre regioni italiane come la Lombardia, la presenza dei privati risulta invece molto ridotta: si parla del 30 per cento di progetti sostenuti da aziende e del 70 per cento di interventi di ricerca finanziati dal settore pubblico. Assistiamo quindi a una certa ritrosia da parte del mondo imprenditoriale ad investire in sviluppo. La sopravvivenza del nostro sistema economico passa dalla ricerca di innovazione e dall'innalzamento della qualità delle produzioni e non dall'abbassamento dei costi".



"Il livello di investimenti della Regione in materia di ricerca – ha continuato Martini – si misura nelle aziende miste ospedaliere ed universitarie. La Regione garantisce un supporto economico notevole ed ingenti risorse. Il costo di queste strutture è maggiore ma al loro interno si esplicano le fondamentali funzione di ricerca e di didattica".

Il segretario provinciale dei Ds di Siena, Franco Ceccuzzi ha parlato invece delle misure che dovrà contenere il programma della coalizione di centrosinistra in materia di formazione.

"L'Unione - ha sostenuto Ceccuzzi - deve sostenere la conoscenza per tre motivi. Prima di tutto per ridare al paese più coesione e più mobilità sociale e poi per garantire al nostro sistema produttivo una maggiore competitività. L'Università italiana necessita di un progetto organico di riforma. Finanziamenti adeguati, una reale autonomia gestionale, nuove opportunità per valorizzare ed incentivare il lavoro dei giovani ricercatori rappresentano le basi per ridare dignità e potenzialità all'Università pubblica, smantellata e mortificata dai provvedimenti dell'attuale governo di centrodestra.

E' inoltre necessario – ha continuato Ceccuzzi – promuovere politiche mirate per mettere in relazione gli Atenei con il sistema produttivo territoriale e con le differenti componenti sociali locali".

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