Stagione di Prosa 2005/2006 al Teatro della Pergola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2005 13:04
Stagione di Prosa 2005/2006 al Teatro della Pergola

Ad uno spettacolo di danza internazionale è affidata l’inaugurazione della Stagione di Prosa 2005/2006 del Teatro della Pergola, in assonanza e ideale continuità con le proposte di Altrescene05, segnale della volontà di ripristinare l’ormai tradizionale consuetudine alle ospitalità di stimolanti proposte internazionali. Que ma joie demeure della compagnia Fêtes Galantes è una creazione coreografica di Beatrice Massin che lavora sulla ricerca intorno ai molteplici aspetti della danza barocca permeandoli di sensibilità contemporanea.

Que ma joie demeure è il risultato dell’accostamento della danza barocca ai concerti Branderburghesi di Bach. I dieci interpreti della compagnia trasformano in energia visibile il capolavoro bachiano trasfigurando lo spazio scenico in un tridimensionale spartito musicale nel quale viaggiare alla scoperta della bellezza e complessità della partitura. Un dialogo di piacere tra la musica e la danza.

La Stagione 2005/2006 alla Pergola…

Nel riconfermarsi primo teatro in Toscana, per numero di spettatori e tra i primi su scala nazionale, la Pergola trova, al termine di un’altra Stagione, dati che confermano e premiano ancora una volta la politica culturale, le linee strategiche e le scelte di costante rinnovamento e sperimentazione che l’attraversano.

La Stagione 2005/2006 cambia profondamente la sua struttura, rispetto all’anno appena trascorso, per sottolineare come la Pergola continui ad essere palcoscenico d’elezione del teatro di tradizione.

E’ così che impagina un’antologia di ventiquattro spettacoli, con teniture da martedì a domenica, in un alternarsi godibile di commedie e classici declinati dalle migliori cifre interpretative e registiche dei più recenti successi delle produzioni del teatro italiano.



La scelta degli autori italiani rappresentati: Machiavelli (La mandragola), Goldoni (La trilogia della villeggiatura, La Locandiera), Pirandello (Così è, se vi pare, Il berretto a sonagli, Il piacere dell’onestà), Scarpetta (Il medico dei pazzi), De Filippo (Io L’erede, Non ti pago), Palazzeschi (Le sorelle Materassi) e Tabucchi (Sostiene Pereira), traccia una linea diacronica che individua quattro punti cardine dello sviluppo dell’arte e delle lingue del teatro che, a partire dal latino di Seneca (Fedra), passa da Venezia, alla Sicilia, da Napoli alla Toscana mostrando un possibile percorso tra classico e contemporaneo che trascolora nell’attualità degli adattamenti di opere letterarie o di veri e propri testi creati dagli stessi interpreti (Giovanna D’Arco, Troppi santi in paradiso).

Sul versante degli autori stranieri l’accento cade sui grandi personaggi protagonisti delle opere: si celebrano i quattrocento anni del romanzo di Cervantes (Don Chisciotte), Shakespeare è rappresentato in un allestimento imponente (Titus Andronicus) e in uno quasi filologico (La bisbetica domata), di Cechov ecco l’inquieto e febbrile Zio Vanja, di Molière le contraddizioni e la complessità di Argante (Il malato immaginario), di Dostoevskij la tormentata parabola di Raskolnikov (Delitto e castigo).

Due i classici del teatro statunitense contemporaneo Albee (Chi ha paura di Virginia Woolf?) e Simon (I ragazzi irresistibili), e ancora l’ironia del britannico Bennett (La cerimonia del massaggio) e la raffinatezza francese di Schmitt (Piccoli crimini coniugali).

Gli abbonamenti mantengono le tradizionali formule: il Completo avrà tutti i 24 spettacoli della Stagione. Gli abbonamenti a pacchetto contano in questa Stagione 12 spettacoli, con due soluzioni diverse già composte, e 8 spettacoli con tre combinazioni disponibili.

Da settembre andrà in vendita Sceglipergola, con la consolidata formula per 10 spettacoli. Invariata anche l’offerta Eti 26, che garantisce a chi ha meno di 26 anni l’accesso a 6 spettacoli ad un prezzo molto conveniente. I botteghini aprono il 20 giugno per le preconferme e dal 4 luglio per i nuovi acquisti di formule a posto fisso.

…e gli appuntamenti al Goldoni

Un agire il palcoscenico della sala con tale serrata frequenza è uno dei motivi dell’impossibilità di programmare contestualmente una parallela Stagione nel Saloncino per la mancanza della contemporanea agibilità degli spazi.
Inoltre la prossima Stagione vedrà iniziare i grandi lavori, annunciati da tempo, che restituiranno agli spettatori ed agli operatori una Pergola rinnovata.


Il discorso sulla drammaturgia contemporanea non sarà tuttavia interrotto, ma riprenderà laddove si era felicemente concluso nell’aprile scorso: il Teatro Goldoni in Oltrarno.
Tre le compagnie che ne animeranno il palcoscenico con le loro ultime produzioni: Gli Uccelli della Compagnia Lombardi – Tiezzi, l’Arca Azzurra Teatro con una presenza articolata degli ultimi lavori di Ugo Chiti, per terminare con l’ultima creazione di Giorgio Barberio Corsetti e Raquel Silva Gli Argonauti prodotta da Fondazione Musica per Roma/Fattore K.



Gli Eventi

Settembre 2005
Tadeusz Kantor, una mostra e una pubblicazione

In occasione del 25° anniversario della prima dello spettacolo Wielopole-Wielopole l’ETI collabora con la Crikoteca di Cracovia alla realizzazione della pubblicazione di un libro sulla genesi di Wielopole-Wielopole e di una mostra documentaria sullo spettacolo. Alcune delle immagini che saranno in mostra fanno parte dell’archivio fotografico di Antonio Sferlazzo, in buona parte ancora inedito e di proprietà dell’ETI attualmente custodito dalla Biblioteca Teatrale Alfonso Spadoni.



Ottobre 2005
CARMELO BENE
La Voce e il fenomeno / Suoni e visioni dall’archivio

Il Saloncino della Pergola ospiterà in autunno un omaggio a uno dei protagonisti assoluti della scena del Novecento: Carmelo Bene la Voce e il Fenomeno. Suoni e visioni dall’archivio; una mostra-percorso attraverso le opere e le immagini, il gesto e la phoné che hanno reso eclatante la Sua presenza artistica. La mostra dedicata al genio pugliese di Campi Salentina è nata dall’incontro fra l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma-Dipartimento Cultura, le Biblioteche di Roma e la Fondazione L’Immemoriale di Carmelo Bene in accordo con l’Ente Teatrale Italiano.

Dicembre 2005
La Socìetas Raffaello Sanzio

Un altro evento sottolineerà, sul tradizionalissimo palcoscenico della Pergola, l’intenzione di infrangere rigidi stilemi di genere per celebrare fino in fondo l’assoluto valore della scena, con la rappresentazione di una tappa del percorso sperimentale della Socìetas Raffaello Sanzio che attraverserà Firenze e i suoi spazi a dicembre, ancora una volta in collaborazione con Virgilio Sieni e in corrispondenza progettuale e rappresentativa con CanGo.

I progetti dell’ETI

Senza fine.

A poco più di un mese dall’interruzione dell’attività istituzionale, nella sede del Teatro della Pergola, l’Ente Teatrale Italiano inaugura anche sul territorio toscano una nuova fase di rigogliosa vitalità. Dopo un anno di serrato lavoro la Direzione generale e il Consiglio di amministrazione da poco rinnovato si propongono, attraverso un piano strategico di rilancio, di rinsaldare il rapporto dialettico tra l’ETI e il Teatro italiano ricostituendone dalle basi il tessuto connettivo di dialogo e fertile confronto.

Le novità più evidenti di questo piano si sostanziano e si accordano su sei linee, condivise con la Direzione generale dello Spettacolo dal vivo del Ministero per i Beni e le Attività culturali, rivoluzionando scopi e metodi dello stesso Ente.

Non solo un ruolo esclusivamente contributivo e distributivo, ma la volontà - come ha dichiarato il direttore generale Marco Giorgetti – “di riappropriarsi della capacità di progettare, al fine di promuovere il teatro”.

L’Eti ha scelto per questo anche un nuovo marchio che lo rappresenti. Un poliedro regolare, una “forma aurea”, per indicare solidità e chiarezza d’intenti: un marchio d’identità e di qualità, a segnare le iniziative che l’Ente andrà a progettare e a promuovere.
È un segno grafico dalla forte riconoscibilità, un cubo in cui ogni faccia ha la stessa importanza e lo stesso peso nell’economia del lavoro e dell’investimento di risorse ed energie: non solo i vari progetti, nazionali ed internazionali, ma in primis la relazione con i diversi territori che si percorrono.



Naturalmente sono i teatri, e in particolar modo la Pergola nella realtà fiorentina, i punti di eccellenza dove realizzare e sperimentare le nuove linee di indirizzo dell’Ente per renderle evidenti ed immediatamente fruibili al territorio. Ma non solo: Firenze e la sua area metropolitana offrono infatti un’occasione ideale per concretizzare fin dall’immediato i coraggiosi obiettivi, per la ricchezza di spazi e realtà produttive tra le più all’avanguardia sul territorio nazionale, forti allo stesso tempo di una consolidata tradizione di riconoscibilità e qualità.

Coniugare questo patrimonio con gli infiniti stimoli che possono attivare luoghi storici defilati e poco valorizzati, ma non meno affascinanti e preziosi se restituiti al pubblico con inaspettati contenuti, è il contesto territoriale in cui L’Ente opererà nell’area fiorentina

E’ già in fase di realizzazione infatti uno dei primi progetti d’area nazionali varati dall’Eti AltreScene 05 - Lampi di teatro e danza. Una grande programmazione di eventi di ricerca di teatro e danza che attraversa tutta la penisola e che, scardinando la tradizionale scansione temporale ottobre-aprile, coglie anteprime d’estate per rimandarle ad un affollato autunno.

Un vero e proprio sistema di distribuzione metropolitana che ha avuto il suo punto di partenza in Oltrarno a CanGo e arriverà fino al Teatro Studio di Scandicci, per proseguire con progetti ad hoc, lungo la fertile direttrice del Teatro Florida di via Pisana, in piena condivisione con i partner coinvolti.
Un susseguirsi, quasi in forma di festival, di quindici spettacoli, otto dei quali di danza, una scelta che rende per la prima volta a Firenze evidente con forza l’impegno istituzionale dell’Eti di promuovere e diffondere la cultura della danza, nell'ottica di una visione contemporanea multidisciplinare dell'arte scenica.

Motus, Marcido Marcidoris, Enzo Cosimi, Kinkaleri, Raffaella Giordano_Sosta Palmizi network, Teatrino Clandestino, Fanny e Alexander alcune tra le compagnie in scena.

In evidenza