Fiorentina, Prandelli: "Giocare bene alla lunga paga"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 giugno 2005 13:34
Fiorentina, Prandelli:

Bagno di folla per il nuovo allenatore della Fiorentina, Cesare Prandelli (nella foto), presentato oggi dal presidente viola Andrea Della Valle. Il nuovo mister della società gigliata ha accettato l’offerta della proprietà poiché condivide aspetti e valori che stanno dietro il progetto Fiorentina. Obiettivo primario è costruire una mentalità vincente sulla base del gruppo e non dei singoli. Nessuno sarà indispensabile ma tutti devono spingere per garantire il bel gioco, che alla lunga è l’essenza dello spettacolo calcistico. Queste le prime dichiarazioni del neo allenatore viola Cesare Prandelli: "Io ed i Della Valle ci siamo trovati soprattutto per dei valori comuni, ci siamo incontrati per la prima volta in un momento per me purtroppo difficile e ho capito di avere davanti persone di grande spessore umano.

Il nostro è un progetto che coinvolge tutti: la proprietà, l'allenatore, i giocatori, la città... e spero che questo ci possa portare a raggiungere grandi traguardi. Non sono venuto prima, mentre la Fiorentina lottava per restare in A, per il rispetto che ho per la Roma ed anche perché era un momento di non completa serenità da parte mia. Non ho avuto difficoltà a scegliere Firenze, ma per me i rapporti interpersonali sono fondamentali e vengono prima di tutto. Non ho preoccupazioni particolari per il mio futuro.

Spero di fare del buon calcio con i mezzi che avrò a disposizione. Il primo lavoro da fare è un lavoro di mentalità. Dobbiamo creare un gruppo che lavori con responsabilità, che dia un immagine positiva, e rispecchi in campo lo spirito del tifoso viola. Cercheremo di dare al calcio un po' di cultura sportiva. Se qualcuno crederà o penserà di essere indispensabile, questa non potrà essere considerata casa sua. Tutto per me nasce dal gruppo e dai valori condivisi che sono gli stimoli per raggiungere gli obiettivi.

Io credo che il buon gioco alla lunga paghi, anche se il divertimento è per ognuno soggettivo. “ “ Se ho un progetto tattico in mente? Si, ma sarà il campo e gli uomini a determinare il nostro atteggiamento. Ma non dovremo essere rigidi, dovremo solo apprendere delle conoscenze da applicare in campo. Ci sono dei giocatori un po' inesperti che hanno molto da imparare.. Starà a me insegnare loro le conoscenze necessarie e pretendere di vederle applicate sul terreno di gioco. Non dobbiamo vergognarci di dire che siamo ambiziosi, ma dobbiamo esserlo ma nei giusti modi e nei giusti tempi.

Diventa tutto più facile per un allenatore e per un giocatore se alle spalle c'è una società seria come la nostra. Il calciatore si deve sentire protagonista, importante ma, ripeto, non indispensabile. Ma un po’ di tempo ci vorrà per forza. Non posso giudicare ciò che è accaduto alla Fiorentina in questo anno: posso dire che non basta avere dei nomi importanti nel calcio e non conta neanche il proprio passato. Firenze per me è un punto d'arrivo.. ci sono tantissimi allenatori che vorrebbero allenare qui, penso di essere un privilegiato.

Il mio contratto di un anno soltanto? Il primo motivo è scaramantico, e poi anche perché non voglio essere di peso a nessuno se nel corso dell'anno ci saranno delle difficoltà. Nakata? L'ultimo campionato importante Nakata l'ha fatto con me quindi dovrebbe ricordarsi di quel campionato. Se vogliamo creare un progetto che duri dobbiamo essere pazienti.. Alla gente non dobbiamo buttare il fumo negli occhi, ma io non ho timore della fame di vittoria dei tifosi della Fiorentina". Signorini – Russo www.calciotoscano.it

Collegamenti
In evidenza