Le Terme per la cura dell’artrosi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 maggio 2005 23:39
Le Terme per la cura dell’artrosi

20/05/2005- Un progetto scientifico per la valutazione dell’efficacia delle terapie termali nell’artrosi del ginocchio. E’ quello a cui ha dato vita lo stabilimento termale Antica Querciolaia, in collaborazione con l’Università di Siena, in particolare con l ‘Istituto di Reumatologia, sede anche della Scuola di Specializzazione in Medicina Termale.

Le terme Antica Querciolaia pongono infatti grande attenzione agli aspetti curativi delle acque termali, e, in questo contesto, il complesso di Rapolano Terme sta avviando una serie di progetti che prevedono lo studio dell’efficacia, i riflessi sulla qualità della vita e la valutazione del rapporto costi-benefici delle cure termali.

Il progetto di studio sulla artrosi del ginocchio è coordinato dalla dottoressa Antonella Fioravanti dell’Istituto di Reumatologia dell’Università di Siena e dal dottor Luigi Brocchi, direttore sanitario delle terme Antica Querciolaia.

“L’artrosi – dichiara la dottoressa Antonella Fioravanti – è oggi la più diffusa fra le malattie reumatiche. Si calcola che in Italia siano circa quattro milioni le persone portatrici di questa patologia. Si tratta dunque di un’affezione che riveste un notevole significato medico - sociale, per l’elevato rischio invalidante, i costi relativi ai farmaci, alle terapie fisiche e chinesiterapiche, all’assistenza domiciliare, alla richiesta di visite mediche, di prestazioni di diagnostica laboratoristica e strumentale, dalle radiografie ad altre indagini più sofisticate”.



“Lo studio – spiega il dottor Luigi Brocchi - si pone due obiettivi fondamentali ovvero quello di verificare l’effetto del trattamento termale, la Fangobalneoterapia, sui principali sintomi che caratterizzano la malattia, il dolore e l’impotenza funzionale e quello di analizzare per la prima volta il reale rapporto costo/benefici delle terapie termali rispetto alle terapie convenzionali, farmacologiche e non. Il raggiungimento di tali obiettivi appare importante non solo sotto il profilo medico-scientifico, ma anche sul piano socio-sanitario, e può fornire tutte le informazioni necessarie per pianificare i futuri interventi di politica sanitaria nel settore del termalismo.

Questo anche per meglio divulgare l’importanza della comprensione scientifica del mezzo termale come strumento accessorio, sinergico ma anche alternativo di cura”.

"Il valore curativo delle terme – sottolinea il direttore dello stabilimento di Antica Querciolaia Alessandro Fabbrini - deve essere sempre tenuto presente come vero valore aggiunto di tutti gli stabilimenti termali ed e per questo che abbiamo deciso di investire anche nella ricerca scientifica. In questo momento corriamo infatti il rischio di parlare solo e sempre di benessere dimenticandoci che le terme hanno una indiscussa valenza curativa".

Lo studio ha la durata di un anno ed ad esso potranno accedere pazienti con artrosi del ginocchio visitati presso l’Istituto di Reumatologia e poi, in assenza di controindicazioni, trattati presso le Terme Antica Querciolaia di Rapolano.

Durante l’anno di valutazione i pazienti saranno sottoposti a periodici controlli per verificare gli effetti del trattamento eseguito. Sul piano terapeutico tale studio non può che confermare i benefici derivanti dal trattamento fangobalneoterapico, già evidenziati in passato da diversi ricercatori e dallo stesso Istituto di Reumatologia di Siena.

L’aspetto più interessante è tuttavia rappresentato dalle valutazioni socio-economiche inserite nello studio, che si spera confermino i dati già emersi nel Progetto Nazionale Naiade curato dalla stessa dottoressa Fioravanti.

Se l’ipotesi di un risparmio di spesa nei pazienti che usufruiscono delle terapie termali sarà confermato si potrà avere una riduzione significativa dell’impatto dell’artrosi sul Sistema Sanitario Nazionale.

La validazione scientifica del valore terapeutico della terapia termale nell’artrosi può offrire nuovi sbocchi ed aperture del mercato e fornire al legislatore e agli esperti del settore gli elementi per sanare il problema relativo all’erogabilità delle cure termali da parte del Sistema Sanitario Nazionale.

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