Lo scorso marzo e' stato completato, presso i laboratori dell'Univ. di Roma 2, l'assemblaggio di un sofisticato strumento per lo studio dell'antimateria nei raggi  cosmici  che colpiscono  l'atmosfera terrestre.  L'apparato  verra'  installato  su  un  satellite  di fabbricazione russa e messo in orbita entro quest'anno a bordo di un vettore Soyuz dal cosmodromo di Baikonur (lo stesso da cui e' partito Vittori poche settimane fa). Il  nome  dell'esperimento, finanziato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), e' PAMELA, acronimo di "Payload for Anti-matter Matter Exploration and Light-nuclei Astrophysics".
L'esperimento e'  interamente  gestito  dalla  collaborazione internazionale WiZard, composta da membri di  alcune  sezioni dell'INFN (Firenze, Roma2, Trieste, Napoli e Bari) dell'IFAC (CNR Firenze) e da 2 gruppi di  ricerca  svedesi  e tedeschi.
                          
                           Il gruppo di Firenze, oltre a gestire la produzione e i  test della maggior parte dell'elettronica generale e, in buona parte, la fase di integrazione finale dell'apparato, ha realizzato presso il Polo Scientifico dell'Università di Firenze una parte fondamentale del rivelatore,  lo spettrometro magnetico che costituisce il cuore dello strumento.
Dott. Lorenzo Bonechi
                          
 
     
             
					 
					