Referendum sulla procreazione: “Informare i cittadini per vincere”

Redazione Nove da Firenze
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10 maggio 2005 19:17
Referendum sulla procreazione: “Informare i cittadini per vincere”

Mentre è stato costituito il comitato fiorentino per i 4 si, si registra anche la presenza di una consigliera comuanle di FI nel comitato toscano. Tra le prossime iniziative del comitato fiorentino e toscano, stasera D'Alema a Firenze, mentre giovedì ci sarà Fassino.
“La corretta informazione –sottolinea Vittoria Franco– rappresenta una delle maggiori carenze di questa campagna referendaria. Perdere questa sfida significherebbe infatti far tornare indietro il nostro paese di alcuni decenni.

La regolamentazione della fecondazione assistita in Italia ha le norme più restrittive d’Europa. E’ una legge da cambiare che pone degli ostacoli, spesso insormontabili alle copie che hanno problemi di infertilità (una su cinque) e limita lo sviluppo della ricerca scientifica per quelle malattie oggi incurabili. E’ una battaglia politica trasversale – ha continuato il senatore Ds – che necessita di una vasta mobilitazione per raggiungere il quorum elettorale. Le ragioni del Sì sono infatti così evidenti che una volta superato il 50 per cento degli aventi diritto, la vittoria sarebbe quasi certa”.
«Palazzo Vecchio è diventato una "Casa del Popolo"».

E' quanto sostiene il vicecapogruppo di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai a proposito «dell'iniziativa promossa dall'assessorato alla cultura per giovedì prossimo nel Salone dei Duecento e che riguarda la presentazione del libro della senatrice dei DS Vittoria Franco "Bioetica e procreazione assistita"». «A questo appuntamento - ha spiegato Cellai - parteciperanno il presidente nazionale dei DS e l'assessore regionale alla sanità, anche lui diessino. Peccato che si siano "dimenticati" che c'è una legge, la 28 del 2000, che vieta questo tipo di manifestazioni durante la campagna elettorale.

La legge sulla "par condicio" vieta alle amministrazioni pubbliche, dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alle operazioni di voto, di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni. E' bene ricordare che i comizi elettorali sono stati convocati il 7 aprile scorso e quella di giovedì prossimo è una vera e proprio "manifestazioni di partito": non è previsto alcun contraddittorio né la presenza di alcuna controparte dato che l'unico relatore non appartenente ai DS è un esponente per il "Sì" all'abrogazione della legge».

«Ancora una volta - ha sottolineato il vicecapogruppo di Alleanza Nazionale - questa amministrazione si dimostra incapace di distinguere le sedi politiche da quelle istituzionali. Le manifestazioni di partito si fanno alle "Case del Popolo", nelle sedi di partito, nelle piazze, non in Palazzo Vecchio. Ma per questa sinistra, Palazzo Vecchio è una "Casa del Popolo"».

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