Mamma segreta: progetto della Regione per prevenire gli abbandoni
Neonato abbandonato in stazione: i carabinieri cercano la madre
Omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2005 22:34
Mamma segreta: progetto della Regione per prevenire gli abbandoni<BR>Neonato abbandonato in stazione: i carabinieri cercano la madre<BR>Omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere

firenze- Secondo l'Autopsia aveva respirato. L'accusa di omicidio volontario aggravato ha portato all'arresto dei genitori della neonata trovata morta, domenica scorsa a Grosseto.
Continuano senza sosta, da parte dei carabinieri della compagnia di Borgo San Lorenzo, le ricerche della madre del neonato che, ieri mattina all'alba, è stato trovato abbandonato in una borsa in stazione. I carabinieri ascoltano residenti e pendolari.
La legge italiana permette alla donna di partorire nell’anonimato e di rinunciare al figlio, garantendo al bambino il diritto di crescere in una famiglia.

E’ dunque possibile prevenire il dramma degli abbandoni alla nascita. “Una possibilità che la cronaca degli ultimi giorni, con i casi di Grosseto e il bimbo appena nato abbandonato in una borsa alla stazione ferroviaria di Marradi, ci dice però che forse è poco conosciuta – riflette il vice presidente ed assessore alle politiche sociali della Regione Toscana, Angelo Passaleva - E sempre la cronaca ci ricorda che tante sono le situazioni di esclusione sociale e di povertà, anche in una regione felice come la Toscana”.

“Per questo – spiega sempre Passaleva - abbiamo finanziato il progetto ‘Mamma segreta’, che si rivolge alle donne e alle mamme senza limiti di età. Non importa se non risiedono in Toscana, non importa se non sono italiane. In questo caso i confini non contano: l’obiettivo è quello di prevenire gli abbandoni”. Il progetto è stato promosso dalla Regione Toscana sulla base di un’iniziativa sperimentale che ha visto la collaborazione del Comune, della Provincia e della Asl di Prato, oltre all’Istituto degli Innocenti.

A novembre la giunta regionale ha stanziato 40 mila euro, per metà destinati ai quattro comuni capofila delle tre aree vaste toscane che sono Firenze, Prato, Pisa e Siena. “Mamma segreta” garantisce l’anonimato ed offre consulenza gratuita alle mamme che non intendono riconoscere il figlio o che hanno comunque le idee confuse ed ancora non hanno maturato una loro scelta. Ad aiutarle ci pensano operatrici che lavorano nei servizi sociali, sanitari ed educativi sparsi sul territorio regionale, per i quali il progetto prevede corsi di formazione.

Vengono stampati anche depliant tradotti in più lingue . Dal 1999, da quando il progetto è partito nel territorio pratese, sono stati trentuno i casi seguiti: prevalentemente a Prato e dintorni.

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