Presentato oggi il portale del Sistema informativo regionale ambientale gestito dall’Arpat

Redazione Nove da Firenze
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14 gennaio 2005 22:53
Presentato oggi il portale del Sistema informativo regionale ambientale gestito dall’Arpat

firenze- “Uno strumento fondamentale per garantire, senza intemediazioni, ai cittadini l’accesso alle informazioni di carattere ambientale, un settore informativo nei cui confronti si sta sviluppando una domanda sempre crescente”. Così l’assessore all’ambiente Tommaso Franci ha definito il portale telematico del Sira, il Sistema informativo regionale ambientale gestito dall’Arpat.
Il portale del Sira, che è stato presentato stamani nell’Auditorium del Consiglio regionale nel corso di un seminario, “si inserisce – ha aggiunto l’assessore - in quello che è il ruolo fondamentale dell’Arpat, confermato anche dalla proposta di legge che regolamenta l’attività dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana.

E cioè quello di garantire l’accesso e la diffusione più ampia possibile delle banche dati sull’ambiente, un diritto riconosciuto con la Convenzione di Aarhus ratificata dall’Italia nel 2001”. Per lo sviluppo del sistema informativo ambientale regionale, integrando e intersecando i patrimoni informativi prodotti dai singoli enti e soggetti che operano in questo ambito e condividendoli in una rete telematica di cooperazione, la Regione ha investito negli ultimi anni circa 1,4 milioni di euro, ed ha attivato finanziamenti statali per 1,5 milioni di euro.

“Un investimento forte – spiega Franci - per una scelta che la Regione ha compiuto con determinazione a favore della divulgazione dei quadri conoscitivi dei vari settori dell’ambiente per dare impulso ed efficacia all’azione di governo e pianificazione di Regione, province e comuni, ma anche per rispondere a una esigenza sempre più sentita di conoscenza diretta da parte della popolazione di dati e informazioni affidabili e aggiornate. Le banche dati sugli studi e monitoraggi relativi alla qualità dell’acqua e dell’aria, ai rifiuti, ai siti da bonificare, alle sorgenti di radioemissioni, per fare solo qualche esempio, non devono restare chiusi nei cassetti degli addetti ai lavori, ma devono circolare il più possibile”.
“Vorrei evidenziare infine un aspetto rilevante- ha concluso l’assessore -.

Il Sira ci ha aiutato concretamente nella definizione e attuazione della politica di governance regionale in campo ambientale. La costruzione del sistema degli indicatori a partire dai dati SIRA, su cui si basa il Piano regionale di azione ambientale, ha consentito infatti di trasferire i dati conoscitivi raccolti dall’Arpat e dal sistema informativo regionale nei dati di governo sintetizzati da alcuni anni nella pubblicazione di Segnali Ambientali”.

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