Ferrovie: proclamato sciopero di 24 ore il 16 gennaio
Conti: in Toscana treni sicuri, ma aumentano le proteste dei pendolari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 gennaio 2005 19:14
Ferrovie: proclamato sciopero di 24 ore il 16 gennaio <BR>Conti: <I>in Toscana treni sicuri</I>, ma aumentano le proteste dei pendolari

L'assemblea dei ferrovieri provenienti da varie regioni italiane riunita alla stazione di Bologna per esprimere solidarieta' alle vittime dell'incidente di Crevalcore e per denunciare la mancanza di sicurezza sulla rete ferroviaria, ha proclamato uno sciopero nazionale dei dipendenti delle Fs dalle ore 21 di domenica 16 alle ore 21 di lunedi' 17 per il personale della circolazione. Per l'intera giornata di lunedi', lo stop e' per i ferrovieri non addetti alla circolazione treni.
“Le linee ferroviarie della Toscana sono sostanzialmente sicure, basta pensare che nella nostra regione l’ultimo incidente mortale, con 2 vittime, risale al 1998, mentre sulle strade, nel periodo 2002-2004, vi sono stati 1500 morti e 60000 feriti”.

E’ quanto ha affermato oggi l’assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Conti, nel corso di una comunicazione al Consiglio regionale della Toscana, dopo il tragico incidente ferroviario di Crevalcore. “In Toscana le linee a doppio binario sono oltre la metà della rete ferroviaria, mentre in Italia non arrivano a un terzo – ha sottolineato l’assessore – Su tutte queste tratte e anche su quelle a binario unico è in funzione un sistema per il distanziamento dei treni”. Per Conti, comunque, Trenitalia non gestisce in modo coordinato le risorse a sua disposizione: “i locomotori non sono adeguati alle opportunità offerte dalle infrastrutture, in quanto solo 19 treni su 600, in circolazione ogni giorno in Toscana, utilizzano i sistemi di sicurezza più moderni, limitando così il numero di corse che si possono effettuare”.

Per Fabio Roggiolani, capogruppo dei Verdi, la situazione delle ferrovie toscane è molto precaria ed è destinata a peggiorare in futuro. “Basta su tutti l’esempio del sito Internet sui ritardi, che l’azienda Rti avrebbe dovuto far partire e che tuttora non è online”, ha detto Roggiolani. “L’unico modo per garantire la sicurezza è la presenza di due macchinisti a bordo dei treni, che hanno l’efficacia del doppio controllo”. “La maggioranza degli incidenti ferroviari avvengono dopo la privatizzazione delle aziende statali, come è successo in Gran Bretagna con la liberalizzazione del settore voluta dalla Thatcher, lo stesso si sta verificando in Italia, dove si privilegia l’alta velocità a discapito dei trasporti locali”, ha detto Luciano Ghelli (Pdci).

“A Crevalcore non si è verificato un incidente imprevedibile, ma era stato preceduto da altri otto incidenti, e questo è sufficiente per mettere sotto accusa l’intero sistema”, ha sottolineato Giovanni Barbagli (Rifondazione comunista). L’informativa di Conti è stata accolta in modo positivo da tutta l’aula, come ha sottolineato Jacopo Ferri (Forza Italia), cui hanno fatto eco i consiglieri Alessandro Starnini (Democratici di Sinistra), Maurizio Dinelli (Forza Italia), Maurizio Bianconi (Alleanza Nazionale), Ilio Pasqui (Democratici di sinistra) e Virgilio Simonti (Democratici di sinistra), che hanno sottolineato il bisogno di migliorare l’efficienza, la sicurezza, il potere contrattuale della Regione nei confronti di Trenitalia e il controllo delle infrastrutture.

Una panoramica sul trasporto ferroviario toscano che ha portato l’assessore Riccardo Conti a proporre un patto tra Giunta e Consiglio regionali: “assoluta priorità agli investimenti ferroviari, prima grande infrastruttura da realizzare”.

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