Adozioni a distanza? Basta compilare un modulo nei supermercati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2004 14:48
Adozioni a distanza? Basta compilare un modulo nei supermercati

Etruria Sma e movimento Shalom insieme per il sociale. La cooperativa di distribuzione alimentare Etruria Sma con sede a Badesse in provincia di Siena, che rifornisce oltre duecentoquaranta punti vendita nel centro Italia, e l’associazione onlus “Shalom” hanno unito le loro forze per aiutare i bambini dell’Eritrea. È partito infatti da dicembre il progetto “Regala un sorriso. Adotta un bambino a distanza”, grazie al quale in tutti i supermercati e punti vendita Sma sarà possibile riempire una semplice scheda e iniziare subito un programma di adozione a distanza.

L’associazione “Shalom” è stata fondata nel 1974 in provincia di Pisa ed opera nei paesi del terzo mondo, senza alcun intermediario, a favore delle popolazioni svantaggiate.

“L’adozione a distanza – dichiara Graziano Costantini, amministratore delegato di Etruria Sma – è uno sforzo minimo per chi la sottoscrive e un aiuto grandissimo per chi la riceve. Con soli cinquanta centesimi al giorno si può garantire una vita dignitosa ad un bambino eritreo che ha la sfortuna di vivere in un paese estremamente povero, stremato dalla guerra civile con la vicina Etiopia”.

L’adozione a distanza può intervenire in maniera incisiva sulla nutrizione, sulla salute e sull’educazione scolastica di un bambino e costituisce un aiuto preziosissimo anche per la sua famiglia. Questo non vuol dire recidere il legame che lo lega alla sua terra, alla sua gente, alla sua cultura: anzi tende a rafforzarlo, grazie ad un aiuto indispensabile.

Per aderire al programma è sufficiente recarsi in un qualsiasi punto vendita Etruria Sma, chiedere il modulo specifico alle casse o al box informazioni, compilarlo e consegnarlo agli addetti.

Il supermercato Sma, tramite il movimento Shalom, provvederà direttamente all’attivazione del programma. Dopo circa tre o quattro settimane il genitore in Italia riceverà a casa sua una scheda con la foto del bambino, tutte le sue generalità, qualche informazione sulle sue condizioni di vita e i moduli per il pagamento. “Una o due volte all’anno – aggiunge Costantini - il movimento Shalom provvederà a inviare delle lettere con informazioni dettagliate sulla vita del bambino. Per chi lo vorrà sarà anche possibile andare in Eritrea per incontrarlo di persona”.

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