Nel carcere fiorentino di Sollicciano i detenuti non possono piu' scambiarsi la corrispondenza di cella in cella attraverso un servizio interno gratuito

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 dicembre 2004 21:37
Nel carcere fiorentino di Sollicciano i detenuti non possono piu' scambiarsi la corrispondenza di cella in cella attraverso un servizio interno gratuito

Ora i detenuti sono costretti a comprare i francobolli, affrancare le lettere e poi chiedere di spedirle attraverso il normale iter postale. La situazione e' stata denunciata da Franco Corleone, garante dei diritti delle persone private della liberta' del Comune di Firenze, il quale ha specificato che in passato era la polizia penitenziaria a smistare lettere interne o domande per gli uffici interni.
Corleone lo ha annunciato durante il convegno che si tiene nel salone de'Dugento, dove è stata affrontata la questione su "l'osservatorio sugli istituti penitenziari della Toscana".

L'assessore all'accoglienza e all'integrazione Lucia De Siervo ha mostrato, con un breve filmato, alcuni momenti delle attività svolte all'interno del carcere, dalla gara di pallavolo della sezione femminile alla riparazione di biciclette fino al corso di pittura con il maestro Mario Cini. Il video, realizzato da Fabbrica Europa, potrà essere richiesto, nelle prossime settimane, presso l'assessorato all'accoglienza e all'integrazione del Comune di Firenze. "Il convegno rappresenta una tappa importante di un percorso che vede il Comune di Firenze impegnato da anni sulla situazione dei carceri fiorentini - ha spiegato l'assessore De Siervo - e che ha portato all'istituzione del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, una figura che serve a non abbandonare a se stessi i carcerati.

La nostra amministrazione è convinta di doversi impegnare in tale ambito, tanto che il 13 dicembre si svolgerà, all'interno di Sollicciano, anche una seduta del Consiglio Comunale". Numerosi sono i servizi di supporto previsti alle attività del carcere, promossi o sostenuti dal Comune. E' in fase di realizzazione il progetto "Theo", promosso dall'Arci con il contributo del Cesvot, rivolto a donne con figli minori di tre anni per permettere loro di scontare la pena, stando in strutture idonee alla loro funzione materna.

Inoltre, entro la prossima estate, sarà realizzato il "Giardino degli Incontri" progettato dall'architetto Michelucci: un grande spazio organizzato in maniera da permettere lo svolgimento dei colloqui tra i detenuti e parenti, in una struttura accogliente e umanizzata. "Le varie attività sono l'unica via per non farli sentire soli o inutili - ha concluso l'assessore De Siervo -. Per questo cerchiamo di offrire all'interno del carcere un'occasione per riscattarli dagli errori fatti in passato.

La nostra attenzione è rivolta quindi al voler proporre all'attenzione della città l'esistenza di strutture carcerarie come Sollicciano, che con le varie iniziative, non sono poi così lontane dal nostro mondo". Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, Angelo Passaleva, assessore alle politiche sociali della Regione Toscana, Filippo Fossati, consigliere della regione Toscana, Alessandro Martini assessore alle politiche sociali della Provincia di Firenze e Alessandro Margara presidente della Fondazione Michelucci.

Nella giornata conclusiva di domani si parlerà di "Necessità della riforma". Nel pomeriggio viene organizzata una tavola rotonda con alcuni esponenti della politica nazionale.

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