E’ stata fatta brillare ieri la bomba d’aereo ritrovata a Barberino di Mugello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 ottobre 2004 00:24
E’ stata fatta brillare ieri la bomba d’aereo ritrovata a Barberino di Mugello

Si sono svolte ieri le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale, ritrovato in località Acquatesa nel comune di Barberino di Mugello durante i lavori per la costruzione della variante di valico dell’autostrada Milano-Napoli. Una bomba d’aereo AN-M64, di fabbricazione americana, pesante oltre 500 libbre (circa 256 kg), con un carico di 130 kg di esplosivo. Veniva in genere impiegata per bombardamenti, anche a volo radente, di depositi di munizioni, macchine, vagoni ferroviari e ogni tipo di costruzione.

Tecnicamente chiamato UXO (Unexploded Ordnance), al momento del ritrovamento, l’ordigno era posto in posizione orizzontale e si trovava a una profondità di circa 3-4 metri.
Le operazioni di messa in sicurezza, effettuate dal personale specializzato del 2° Reggimento Pontieri di Piacenza e dal 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma, sono state coordinate dalla Protezione Civile della Prefettura, che ha attivato un centro di coordinamento mobile sul posto con la collaborazione del Comune di Barberino di Mugello.

Erano presenti un centinaio di uomini delle Forze dell’Ordine, del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia Provinciale, dei Vigili Urbani di Barberino di Mugello e della protezione civile, con una trentina di mezzi, fra i quali un’ambulanza con personale medico a bordo - con la possibilità di far intervenire un elicottero di soccorso in caso di necessità – e un’autocisterna dei Vigili del Fuoco.
L’intervento di disinnesco ha avuto inizio alle 10 ed è durato 25 minuti con gli artificieri che hanno reso inoffensivo l’ordigno, smontando le due spolette anteriore e posteriore.

La bomba è stata quindi trasportata con un escavatore in una zona idonea al brillamento, in una buca appositamente scavata a un centinaio di metri di distanza, profonda 5 metri e larga 2, nella quale sono stati collocati anche altri cinque residuati bellici, di più piccole dimensioni (proietti di artiglieria e bombe da mortaio), ritrovati nei giorni scorsi nei dintorni. L’escavatore ha poi ricoperto la fossa con 90 tonnellate di sabbia fine di fiume per assorbire l’effetto scheggia e sismico provocato dalla detonazione.

Il brillamento, avvenuto alle 12.25, accompagnato da un rumore sordo e da una forte vibrazione del terreno, ha sollevato una colonna di terra alta 20 metri. Le operazioni si sono concluse con la verifica da parte del personale militare della completa esplosione degli ordigni.
Per ragioni di sicurezza, è stata stabilita un’area di sgombero, la cosiddetta “danger zone”, con un raggio di 500 metri intorno al punto di esplosione e anche una zona aerea interdetta al sorvolo fino a una altezza di 3400 piedi (circa 1000 metri).

Sono state evacuate le 11 persone abitanti nei dintorni e interrotta l’erogazione dell’energia elettrica sulla linea di bassa tensione sopra il settore delle operazioni. Le strade delle vicinanze, sia la provinciale n. 8 sia le comunali, sono state chiuse al traffico. (sl)

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