Un corso di psicologia dello sviluppo all'ospedale Meyer

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 2004 18:09
Un corso di psicologia dello sviluppo all'ospedale Meyer

Il bambino in ospedale non è solo una diagnosi clinica, un ciclo di cure o una serie di esami da fare. E’ un mondo complesso fatto di corpo e di mente. Un universo psichico che parla, comunica andando oltre le parole. Un universo fatto di segni, di comportamenti, di piccoli e grandi disagi espressi con il corpo. Per comprenderlo occorre avere strumenti in più, un terzo occhio che permetta di scrutare nella dimensione più profonda del bambino. E proprio per dare ai pediatri, agli infermieri e a tutti gli operatori che lavorano con i più piccoli quegli “attrezzi conoscitivi” per comprendere il mondo del bambino, l’Ospedale Meyer ha organizzato il Corso di Psicologia dello Sviluppo che mercoledì 15 settembre alle ore 13,30 si apre nell’Aula di Via Buonvincini per proseguire sino alla metà di dicembre.

Al corso, presieduto dal professor Maurizio De Martino che è anche il direttore scientifico ed organizzato dal medico-psicologo Roberto Della Lena (animatore di formazione) e dalla pediatra e psicoterapeuta Alessandra Guarino Amato che ne cura le lezioni, partecipano non solo i medici e gli operatori del Meyer, ma quanti sono interessati ad avere strumenti per capire il bambino: insegnanti, studenti di Medicina e Psicologia, fisioterapisti, medici, ortottisti. Un corso che sebbene sia al debutto, ha già raccolto molte adesioni.

La richiesta è stata così forte da indurre gli organizzatori a programmare una seconda edizione del corso da fare a febbraio. Il corso, che vuol essere una riflessione sul mondo psichico infantile e sui processi di sviluppo e di crescita, è articolato in due parti: una prima parte teorica per fornire le basi sulla psicologia di bambino e una seconda che permette di approfondire tutti quei problemi che con sempre maggiore frequenza affiorano durante le varie fasi di crescita del bambino. Gli psicologi e gli psicoterapeuti focalizzeranno così le espressioni del disagio in età prescolare (dagli spasmi affettivi, all’enuresi, sino ai disturbi della sfera digestiva), quelle in età scolare (bullismo, rifiuto scolastico, i furti, le condotte antisociali), il tormentato mondo dell’adolescenza alla ricerca di un’identità, l’anoressia mentale sia essa palese o nascosta, gli abusi e la pedofilia e il disagio psichico della malattia (Aids pediatrico, oncologia, fibrosi cistica…). Il corso, che permette di sensibilizzare gli operatori all’ascolto del disagio infantile, è anche la prima iniziativa del Servizio di Psicologia Ospedaliera che si sta formando all’Ospedale Pediatrico Meyer.

(mr)

In evidenza